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Senato, Commissione VII, Resoconto della seduta

Presidenza del Presidente OSSICINI intervengono i sottosegretari di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni e per la pubblica istruzione Zoppi.

17/02/1999
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Presidenza del Presidente OSSICINI.

Intervengono i sottosegretari di Stato per l'università e la ricerca scientifica e tecnologica Guerzoni e per la pubblica istruzione Zoppi.

La seduta inizia alle ore 15,30.

IN SEDE DELIBERANTE

(3399) PAGANO ed altri. - Disposizioni su ricercatori universitari
(3477) MANIS ed altri. - Introduzione di norme per la modifica dello stato giuridico dei ricercatori e dei professori universitari
(3554) BEVILACQUA ed altri. - Norme per la modifica dello stato giuridico dei ricercatori
(3644) CÒ ed altri. - Provvedimento per la docenza universitaria
(3672) RIPAMONTI e CORTIANA. - Nuove norme relative allo stato giuridico dei ricercatori e dei professori universitari
- e della petizione n. 530 ad essi attinente

(Seguito della discussione congiunta e rinvio)

Riprende la discussione congiunta, sospesa nella seduta del 18 dicembre 1998 e rinviata nella seduta del 10 febbraio scorso.

Il presidente OSSICINI informa che le Commissioni 1a e 5a non hanno ancora espresso il proprio parere sul testo elaborato dal Comitato ristretto e sugli emendamenti ad esso riferiti. In particolare, la 1a Commissione ne ha iniziato l'esame lo scorso 9 febbraio, per proseguirlo l'indomani senza tuttavia concluderlo. Al fine di fugare ogni timore che il provvedimento possa comportare nuovi oneri a carico del bilancio dello Stato, la 5a Commissione ha invece richiesto, nella seduta del 10 febbraio, la relazione tecnica al Governo, con un inevitabile rallentamento nei tempi di espressione del parere. Indipendentemente da ogni giudizio sul merito, a titolo personale egli critica tali gravi ritardi che ostacolano una sollecita conclusione dell'iter ed auspica che le Commissioni consultate intendano esprimersi al più presto. Nel frattempo, invita la Commissione a manifestare i propri orientamenti sulle modalità di prosieguo dell'iter, segnalando che, benchè la Commissione possa formalmente procedere all'illustrazione degli emendamenti, ciò può apparire di scarsa utilità fin tanto che non saranno acquisiti i prescritti pareri.

Il senatore ASCIUTTI si associa alle parole del Presidente di rammarico per i ritardi nell'iter del provvedimento. Conviene peraltro sulla inutilità di procedere all'esame degli emendamenti in assenza dei prescritti pareri.

Il senatore BEVILACQUA conviene con quanto finora detto. Ricorda inoltre l'esplicito impegno del Governo e della maggioranza, all'atto dell'approvazione del disegno di legge n. 2287-bis-B, recante fra l'altro l'inquadramento dei tecnici laureati nel ruolo dei ricercatori confermati, a sostenere la rapida approvazione dei provvedimenti in titolo. Invita pertanto il Presidente a sollecitare formalmente i pareri delle Commissioni 1a e 5a affinchè la Commissione possa procedere speditamente.

Anche il senatore TONIOLLI si associa alle considerazioni espresse, stigmatizzando le evidenti interferenze esterne che rischiano di paralizzare il lavoro parlamentare.

A giudizio del senatore LORENZI , è invece legittimo che le diverse sedi parlamentari esprimano i propri orientamenti anche attraverso il temporeggiamento. In questo caso, la lentezza con cui procedono le Commissioni consultate potrebbe peraltro servire a stimolare una riflessione sull'opportunità di affrontare direttamente la questione della riforma generale dello stato giuridico dei docenti universitari. Tuttavia, dal momento che gli emendamenti sono stati presentati, egli ritiene che se ne debba comunque iniziare l'esame, quanto meno con la loro illustrazione.

La senatrice PAGANO tiene a precisare che, per quanto riguarda la 1a Commissione, il parere è stato già sollecitato. In particolare, in seno al Gruppo Democratici di Sinistra - L'Ulivo si è avuto un approfondito confronto nel corso del quale è stato ribadito che la 1a Commissione deve limitarsi ad un parere sulla costituzionalità del testo e dei relativi emendamenti, senza entrare nel merito. Ella manifesta comunque avviso contrario a procedere fin d'ora all'illustrazione degli emendamenti, atteso che questi potrebbero richiedere ulteriori aggiustamenti a seguito dei pareri eventualmente resi, anche attraverso un ulteriore passaggio in Comitato ristretto. Illustrarli ora equivarrebbe invece, a suo giudizio, ad una mera operazione di facciata senza alcuna utilità pratica.

Il senatore DE ANNA ricorda a sua volta l'impegno preso dalla maggioranza e dal Governo in occasione dell'approvazione del disegno di legge che ha inquadrato i tecnici laureati. Il colpevole ritardo rispetto a quell'impegno non può che essere dovuto, a suo giudizio, a pressioni esterne che impediscono al Parlamento di compiere il suo dovere di legislatore.

Il senatore MONTICONE , nell'associarsi alle parole del Presidente, rileva che il provvedimento riveste grande delicatezza, rappresentando una vera e propria pietra miliare nell'evoluzione dello stato giuridico dei docenti universitari. A suo giudizio occorre pertanto avviare fattivi contatti con l'altro ramo del Parlamento, da tempo impegnato nell'elaborazione di una bozza di riforma dello stato giuridico, seppur mai formalmente presentata.
Ciò, al fine di evitare un iter controverso come quello che ha caratterizzato la riforma dei concorsi per la docenza universitaria.

La senatrice MANIERI conviene sulla delicatezza della materia, ritenendo tuttavia che essa attenga più al merito del provvedimento che agli aspetti di costituzionalità. A suo avviso, la 1a Commissione dovrebbe pertanto esprimersi in tempi rapidi onde evitare sospetti di scarsa trasparenza. Ella conviene altresì con la raccomandazione di prendere gli opportuni contatti con la Camera dei deputati: ritiene tuttavia che si tratti di un compito prettamente politico, che riguarda il Governo e la sua maggioranza più che il Parlamento. Approfitta pertanto della presenza del Governo per sollecitarlo in questo senso anche al fine di evitare inutili perdite di tempo. Si esprime infine in senso contrario all'ipotesi di procedere fin d'ora all'illustrazione degli emendamenti.

Ad integrazione dell'intervento precedente, il senatore LORENZI ribadisce l'opportunità di dare avvio all'illustrazione degli emendamenti nel timore di stabilire un precedente che in futuro potrebbe imporre l'attesa dei prescritti pareri in ogni circostanza analoga.

Il PRESIDENTE chiarisce che, ai sensi dell'articolo 41, comma 5, del Regolamento, le Commissioni consultate hanno un termine di otto giorni per esprimersi sugli emendamenti loro trasmessi. Per quanto riguarda il parere della 1a Commissione, essendo tale termine ampiamente scaduto, la Commissione potrebbe pertanto senza ombra di dubbio procedere non solo all'illustrazione, ma anche alla votazione dei testi. La richiesta di relazione tecnica avanzata al Governo dalla 5a Commissione impone peraltro un'attesa, dal momento che il Governo ha, ai sensi dell'articolo 76-bis, comma 3, del Regolamento, trenta giorni di tempo per trasmettere detta relazione. Né va sottovalutato il rischio che i pareri sopraggiungano in corso d'opera, vanificando il lavoro svolto.

Interviene infine il relatore MASULLO , il quale fa presente di essere in congedo dal Senato fino a fine febbraio per ragioni di salute, che lo costringono ad essere lontano da Roma. Per doveroso senso di responsabilità nei confronti dei cittadini che nutrono così tante aspettative nei confronti dei disegni di legge in titolo, egli ha tuttavia settimanalmente interrotto le proprie cure per partecipare ai lavori della Commissione. Ragioni sostanziali, formali e esistenziali suscitano pertanto il suo più vivo rammarico alla luce dell'andamento dell'iter. La 1a Commissione non ha infatti ritenuto, come in numerosi altri casi, di non esprimersi sul provvedimento in questione. Ne ha bensì iniziato l'esame con la relazione del senatore Passigli, ma non lo ha concluso. In particolare, il relatore Passigli ha adombrato una ipotesi di incostituzionalità, con riferimento alla sentenza n. 1 di quest'anno della Corte costituzionale nella quale si censurava un provvedimento di passaggio di qualifica a livelli superiori senza concorso. La fattispecie non si attaglia tuttavia, a suo giudizio, alla proposta formulata dal Comitato ristretto di istituire la terza fascia di docenza per i ricercatori: in questo caso non si realizza infatti un passaggio arbitrario fra due livelli preesistenti, bensì si modifica una terminologia propria del sistema universitario. Onde evitare sterili rincorse, è peraltro probabilmente utile attendere che la 1a Commissione concluda i propri lavori esprimendo il suo motivato parere ed in tal senso invita il Presidente a muovere le debite sollecitazioni. Propone tuttavia che, qualora entro la prossima settimana la 1a Commissione non si sia ancora espressa, si proceda comunque all'esame del provvedimento, come d'altronde previsto dallo stesso Regolamento. Prospetta altresì l'opportunità di riconvocare il Comitato ristretto se nel frattempo maturerà l'esigenza di ritoccare in qualche punto il testo. Ciò, nonostante i disagi che inevitabilmente comporteranno le sue ulteriori trasferte a Roma. Fa presente comunque che, qualora il Governo o le altre istituzioni responsabili non onorassero i rispettivi impegni, egli è pronto a dimettersi dall'incarico di relatore, ritenendo indispensabile che ognuno si assuma con chiarezza le proprie responsabilità.

All'esito del dibattito, con il voto contrario dei senatori LORENZI e BRIGNONE , la Commissione dà quindi mandato al Presidente di sollecitare la Presidenza della 1a Commissione ad esprimere il proprio parere, informandola che se il parere non sarà pervenuto tempestivamente è intenzione della Commissione procedere comunque all'esame del testo.

Su proposta del PRESIDENTE e con il consenso del RELATORE, la Commissione conviene altresì di procedere ad una convocazione del Comitato ristretto per mercoledì prossimo 24 febbraio, alle ore 9.

Il seguito della discussione congiunta è quindi rinviato.