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Sistemi di classificazione professionale del personale dell’Università e delle Aziende Ospedaliero-Universitarie

Report della riunione della commissione paritetica sull’ordinamento professionale del 19 ottobre

26/10/2020
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Si è svolta lunedì 19 ottobre 2020 una nuova riunione della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale del personale dell’Università e delle Aziende Ospedaliero-Universitarie.

La riunione è stata la continuazione dei lavori intrapresi il 30 settembre scorso dove l’Aran ci aveva presentato una sua bozza di analisi e proposte sui sistemi di classificazione professionale con una descrizione approfondita della situazione attuale, una illustrazione di alcune delle criticità, ma una sostanziale mancanza di proposte fattive.

La riunione si è aperta con la richiesta dell’ARAN di dettagliare e spiegare meglio alcuni aspetti delle proposte avanzate dal documento presentato dalle altre O.S. relativamente alla creazione di nuove categorie e alla introduzione della figura del “super” nelle categorie B, C, e D.

Da parte nostra abbiamo ribadito il concetto che più che creare nuove categorie o figure o nuovi livelli economici per i “super”, si avverte  maggiormente la necessità di determinare una procedura di avanzamento economico esigibile da tutti i lavoratori, con tempi più lenti ma con una semplice verifica della regolare attività svolta ( abbiamo proposto ogni 4 anni), da affiancare all’attuale meccanismo delle PEO, più veloce ( ogni due anni) e selettivo, come di fatto lo è ora. Accanto a ciò abbiamo ribadito la necessità di rendere molto più ampia la possibilità di avanzamenti di carriera e, per l’immediato, abbiamo sollevato il problema della necessità di rivedere la modalità di applicazione della riforma Madia (art.22 comma 15 del D.LGS 175/2017), che ha previsto di nuovo la possibilità di bandire procedure riservate al personale di ruolo per i passaggi alla categoria superiore, applicando per stabilire la percentuale dei passaggi interni (30%), non la ripartizione in posti ma in punti organico, così da rendere molto più amplia la platea di personale che vi può accedere.

Nell’incontro piccoli passi in avanti, soprattutto per quanto attiene le progressioni economiche orizzontali, con l’Aran che sembra accogliere la nostra proposta: aumentare il numero delle posizioni economiche di ogni categoria e rendere le PEO a due velocità, quindi una “velocità” sulla base della selezione, e un’altra “velocità” sostanzialmente sulla base dell’anzianità di servizio. Questo tema sarà approfondito nella prossima riunione. Inoltre l’ARAN ha ribadito la disponibilità a considerare fuori dal fondo del salario accessorio la copertura economica delle indennità di responsabilità e di posizione pur mantenendo il vigente sistema delle relazioni sindacali a riguardo: si tratta di una apertura che consideriamo molto positivamente e che riprende la proposta che come FLC abbiamo avanzato con la piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016/18 e che abbiamo ribadito con la nostra proposta di riforma dell’ordinamento.

Sul sistema di classificazione del personale in riferimento alla struttura e alle articolazioni interne alle categorie, sembra definirsi una posizione dell’Aran di mantenere le attuali quattro categorie.

In ultimo evidenziamo l’intervento del rappresentante del CODAU che, raccogliendo la nostra proposta, ha sollecitato l’ARAN ad attivarsi per produrre un parere sulle progressioni verticali del personale universitario, e cioè se queste devono tenere conto del numero delle “teste”, come attuato fino adesso dalle università in coerenza con  una nota del dott. Livon, allora direttore generale del dipartimento alta formazione e ricerca del MIUR, , o piuttosto dei “punti organico’’, come sostenuto dalla parte sindacale.

Il prossimo incontro è stato fissato per il 10 novembre.

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Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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