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Università Marconi: 47 dipendenti a rischio licenziamento

Il sindacato e i lavoratori in lotta contro questa inaccettabile decisione.

21/09/2016
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L'Università telematica Marconi sta per mandare 47 lettere di licenziamento al personale tecnico-amministrativo.

Dall'oggi al domani l'Amministrazione ritiene di essere in crisi o meglio di poter fare a meno di 47 unità di personale su 279 perché non servono più.

Irritata evidentemente da un sindacato che cresce in Azienda, la proprietà ritiene di dare in questo modo un segnale di forza e di arroganza licenziando i lavoratori e rifiutando l'intesa con il sindacato.                                             

Abbiamo proposto, contestualmente al ritiro della procedura di licenziamento, di ragionare su piani di formazione e riqualificazione del personale, su esodi volontari incentivati, su utilizzo del part-time e di altre forme di flessibilità, ma ad oggi la Marconi va avanti con la procedura di licenziamento.

C’è ancora spazio per un ripensamento e poi sarà il Giudice a stabilire se i licenziamenti sono legittimi e giustificati.

Il rischio che prevediamo è che se una Università telematica, già sofferente per la concorrenza di altri atenei similari e che rischia di essere considerata un "esamificio" in un contesto sociale e occupazionale in cui sempre più si chiede invece "qualità", riduce il proprio personale e cioè attua la solita ricetta di tagliare il costo del lavoro, non può che andare a sbattere.

Leggi il volantino

Noi per parte nostra, come si dice nel volantino delle RSA dell'università Marconi continueremo a batterci per il riconoscimento dei  diritti delle lavoratrici e dei lavoratori con l'obiettivo di difendere retribuzioni, posti di lavoro, servizio agli studenti e libertà di espressione.