Università non statale. Rinnovato il primo biennio economico 2007/2008 del personale dell’Università Cattolica delle sedi Padane
Gli accordi raggiunti prima dell’estate oltre alla parte economica riguardano anche il nuovo sistema di inquadramento del personale tecnico e amministrativo. Restano da definire alcuni punti della parte normativa.
Fra fine maggio e settembre sono stati definiti una serie di accordi sindacali per le sedi dell’Università Cattolica di Milano, Brescia e Piacenza.
Si tratta della parte economica del primo biennio contrattuale per gli anni 2007-8 e del nuovo sistema di inquadramento del personale con relativa fase di trasferimento dal vecchio al nuovo sistema.
Restano da definire alcune parti normative del contratto (unico livello contrattuale delle sedi “padane” dell’Università Cattolica che non fa riferimento a nessun contratto collettivo nazionale).
La contrattazione sull’inquadramento è stata particolarmente complessa (anche per le impostazioni non sempre omogenee fra le organizzazioni sindacali di ateneo) e restano ancora punti da definire ed articolare in prossimi incontri. Infatti non solo l’inquadramento in cattolica era ancora legato ad un sistema di livelli e profili, ma si era determinata nel tempo una proliferazione di profili (più di 400) che ha permesso un utilizzo assolutamente improprio, poco trasparente ed iniquo dell’inquadramento.
Si trattava quindi di costruire un nuovo modello di inquadramento più adeguato alla evoluzione dell’organizzazione del lavoro e delle caratteristiche dei nuovi lavoratori, che allineasse la Cattolica da questo punto di vista alle altre università italiane (statali e libere); un modello con regole precise per la mobilità che permettesse maggior trasparenza e maggior controllo da parte del sindacato. Ma si è dovuto anche prevedere prima del passaggio al nuovo sistema un riequilibrio delle posizioni di inquadramento oggi esistenti in modo da eliminare almeno le più evidenti disparità fra lavoratori.
Si è così raggiunto l’accordo per l’entrata in vigore dal 1.1.08 di un sistema di categorie e fasce e per una serie di passaggi di livello prevenitivi con lo scopo di rendere omogeneo fra i lavoratori l’inquadramento precedente e non trasferire ingiustizie nel nuovo inquadramento (la spesa per questa operazione ha influito sugli aumenti tabellari che si sono limitati al livello dell’inflazione).
Roma, 23 ottobre 2007