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A questo punto il tempo scorre veloce. Inutile sottolineare la partecipazione emotiva alla perfomance dei bambini. Rita Candeloro, della Segreteria Nazionale della CGIL Scuola, scuote la platea chiamando i partecipanti alla tavola rotonda che alla spicciolata si avvicinano. Prima però si dà lettura di un telegramma:
" IL VOSTRO CONVEGNO SOTTOLINEA I TEMI DELL’INTEGRAZIONE FRA DIVERSE ABILITA’ E RIASSUME CON EFFICACIA I PRESUPPOSTI IDEALI DELLA GIORNATA E DELL’ANNO EUROPEO DEL DISABILE PROCLAMATO PER IL PROSSIMO 2003. LA CGIL HA CONTRIBUITO A DIFFONDERE UNA CULTURA DELLE PARI OPPORTUNITA’ PER REALIZZARE UN’AUTENTICA COESIONE SOCIALE, SECONDO GLI INTENTI DELLA DICHIARAZIONE DI MADRID. QUESTO DOCUMENTO ATTRIBUISCE ALLA SCUOLA E ALLE ASSOCIAZIONI DEI LAVORATORI UN RUOLO PRIVILEGIATO DI STIMOLO E SUPPORTO NEL CAMMINO DELL’UNIONE EUROPEA VERSO LA SOCIETA’ SENZA BARRIERE. CON QUESTA CONSAPEVOLEZZA E CON L’INVITO A PROSEGUIRE NEL VOSTRO IMPEGNO, INVIO AGLI ORGANIZZATORI E A TUTTI I PRESENTI UN CORDIALE SALUTO AUGURALE.

CARLO AZEGLIO CIAMPI.
Un pizzico di orgoglio e poi si prosegue. Tocca ad Andrea Canevaro del dipartimento della Formazione dell'Università di Bologna a rompere il ghiaccio ed aprire la tavola rotonda.
"Ho riscoperto oggi ciò che ho scritto tanto tempo fa ed è stata una forte emozione. Le buone pratiche non sono le buone azioni. Si esaltano le buone azioni per distruggere le buone pratiche. Si esaltano le santità dei volontari per reprimere le capacità dei professionisti. Che è dalla parte degli esclusi rischia l’esclusione. Si può cercare la risposta nell’occupazione del potere. Si può invece cercare la strada della competenza per rispondere ai bisogni.
Velocemente la palla passa a Marianna Piccioli, insegnate di sostegno della provincia di Pistoia:

"Dove insegno è una piccola scuola. Abbiamo un classe di 24 bambini con tre portatori di handicap di cui 2 gravi. Abbiamo strutturato la nostra attività didattica in modo da rispondere ai bisogni di tutti. I nostri laboratori funzionano e permettiamo una miglior didattica per tutti. Quest’anno con i tagli degli organici non possiamo più attivare i laboratori. Sono stati tagliati anche i fondi per l’acquisto degli specifici sussidi. Chiediamo di poter continuare ad offrire ai bambini tutto il diritto di stare insieme. L’incontro con la diversità rende possibile lo sviluppo di sensibilità. Chiediamo solo di poter continuare a lavorare per una crescita comune."

Tocca a Pietro Barbieri, Presidente del FISH, portare il proprio contributo:

Cos’è il progetto di vita?

"L’Organizzazione mondiale della sanità ha messo al centro dei processi la persona. Il Progetto di vita è l’eliminazione di ogni ostacolo tra l’individuo e la piena partecipazione di esso alla vita sociale (il centro deve essere la persona). I tagli di risorse degli interventi socio sanitari minano alla base il progetto di vita. Invece, l’integrazione scolastica è un punto vitale del progetto di vita perchè produce risultati contro la marginalità. Questo 3 dicembre è una sorpresa per noi, associazioni di disabili. Nuovi soggetti sociali e politici si occupano di diritti, trasformando la passata marginalità in azione politica di valore universale."

Interviene COSCIA, Assessore comunale di Roma, in rappresentanza dell'ANCI

Effetti della Legge Finanziaria sulle politiche dell’integrazione. L'Anci più volte ha espresso preoccupazioni sulle Legge Finanziaria che tende a tagliare risorse alle Regioni e agli EE.LL. I servizi costano ma sono questi che danno qualità alla vita. Oggi garantire il più possibile il successo scolastico diviene sempre più difficile con i tagli degli insegnanti e dei collaboratori scolastici. Aumentano considerevolmente le difficoltà a garantire il diritto costituzionale alla istruzione/formazione. Domani, su questi temi, ci sarà un'altra iniziativa dell'Anci per porre questi problemi all’attenzione del parlamento"

E' ora Paladino, in rappresentanza della FAND, a prendere la parola:

"Lo slogan “indietro non si torna” è più che significativo. L'Italia, infatti, possiede una delle legislazioni più avanzate, che altri paesi studiano con attenzione. Ma se la legge non viene attuata diventa pura accademia e la sua esistenza un fatto puramente virtuale. Si fanno spesso leggi non applicabili perché non hanno gambe per camminare. L’applicazione delle leggi molto spesso non si realizza perchè mancano gli strumenti per renderla operativa. La qualificazione degli insegnanti di sostegno è ineludibile in quanto fondamentale per raggiungere la piena integrazione scolastica.

Nina D'AITA dell'ufficio disabili della CGIL risponde alla domanda:

Cosa i disabili chiedono al sindacato.

Una bambina di nome Mina nel 1960 fu abbandonata in un collegio perché "diversa". Questa bambina rimane lì per 20 anni. Poi esce e diviene una sindacalista; nella Cgil ha trovato la sua famiglia. Cosa i disabili chiedono al sindacato? Tutto! Perché chiedono il rispetto della dignità delle persone che è fondamentale: lo è soprattutto per i disabili. Chiedono al sindacato di lottare per una società che riconosca spazi di dignità per tutti.

Lo psicologo Carlo Lepri, esperto in integrazione lavorativa disabili della ASL di Genova, affronta il tema dei disabili ed del lavoro

Disabili e lavoro

Nel 1975 prima esperienza di integrazione scolastica di Genova. Le persona disabili possono lavorare: l’integrazione è possibile, la Legge 68799 aiuta. Nell’ultimo anno oltre 40.000 i disabili inseriti nel mondo del lavoro. Anche per i disabili si apre un nuovo modo di vivere con assunzioni di responsabilità gravose ma gratificanti. Non si riesce nell'integrazione senza "il far diventare adulti" che è fatica e sofferenza, per i disabili come per gli altri. Un fiaba, funge da metafora che spiega questo concetto. Bisogna garantire l'accoglienza, bisogna esserne capaci, bisogna sapergli accogliere ed accogliere i genitori. Bisogna immaginare per loro ed insegnargli ad immaginare il loro futuro. Bisogna avere un progetto e rispettare i tempi. Tempi lunghi che sanno vedere oltre. Bisogna, per finire, fargli incontrare il "limite"nella fatica e nella responsabilità, elementi, questi, che danno sicurezza e non li fanno più sentire diversi".

Tocca ad Enrico Panini, Segretario della CGIL Scuola, a toccare i temi della

"Scuola, infanzia, legge delega, devoluzione"

I concetti vengono esplicitati velocemente, con colpi di accetta secchi ed efficaci. " Legge finanziaria: non ci sono soldi per l'integrazione. Legge delega: nessun rispetto per la partecipazione. Devolution: spezzatino regionale con soluzioni diverse da luogo a luogo" Di certo la CGIL si batte per salvare l'esperienza positiva supportate dalle Leggi sull'handicap, faticosamente conquistate negli ultimi anni. No ai tagli. No ai certificati medici pilotati dopo le minacce ministeriali. Si alle risorse dell'organico funzionale. Il bambino portatore di handicap è una risorsa non una spesa. Non serve il buonismo, tanto meno le classi differenziali che aleggiano, minacciose nello sfondo. "Dai disabili ho imparato ad essere puntiglioso. Loro sanno che nella confusione e nell'imprecisione si nasconde l'imbroglio. La stessa puntigliosità verrà usata dalla CGIL per difender i diritti di tutti"

Il compito di chiudere la chiaccherata della tavola rotonda spetta a Morena Piccinini della Segreteria Nazionale CGIL.

Esprime subito la forte emozione per la partecipazione alla nostra manifestazione del 3 dicembre. Sottolinea l'importanza che sia proprio la scuola a intercettare il bisogno di integrazione per i disabili. Un percorso da cui "non si torna indietro". La legislazione italiana su questi temi è all'avanguardia, questa non può essere cancellata. Invece, si assiste alla predisposizione di una finanziaria non di rigore ma fatta di soli tagli che colpiscono i più deboli. Bisogna battersi per i diritti di cittadinanza. Bisogna integrare le differenze. La CGIL è pronta a difendere i diritti di tutti.