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Veramente interessante la sala che ospita il convegno della Cgil Scuola qui a
Mestre. Con una scelta intrisa di sobria attenzione ai particolari si è utilizzato il centro culturale "Santa Maria delle Grazie", vicino a Piazza Ferretto. Al piano terra una libreria, al piano rialzato un salone elegante nella sua semplicità, impreziosito da un un soffitto con enormi travi in legno, tutto a vista. Il tempo di preparare i pc e scattare delle foto alla sala ancora vuota, che i primi ospiti e relatori già cominciano ad arrivare. Sulla falsa riga del convegno di Firenze di venerdì scorso questo convegno vuole affrontare l'impatto sulla scuola elementare della Legge 53 e del Decreto attuativo che, così riteniamo, riporta la scuola elementare agli anni '50 in quanto:
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si ritorna al maestro unico;
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l'orario viene ridotto a 891 ore (27 ore settimanali);
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scompare il modello del tempo pieno;
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si reintroduce, per chi lo chiede, il vecchio doposcuola (3 ore settimanali);
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i cancella l'organico funzionale di circolo;
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nessuna garanzia per i tempi di contemporaneità dei docenti;
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è prevista l'esternalizzazione di alcune attività.
In tutto questo non vi è riconoscimento del lavoro professionale che è stato fatto in questi anni dagli insegnanti che, a partire da sperimentazioni e ricerche sul campo, hanno dato un determinante contributo alla riforma che la scuola elementare ha messo in atto a partire dagli anni 90. Il modello di scuola elementare oggi in vigore è un modello vincente. Ciò è confermato anche nelle ricerche internazionali e dai buoni risultati che conseguono i bambini che la frequentano.