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Intervento di Vinicio Ongini, gruppo di ricerca Miur

La ricerca elaborata dal Miur sugli alunni con cittadinanza diversa dall’italiana relativa all’anno scolastico 200272003 evidenzia che la presenza di bambini non italiani nelle nostre scuole è in vertiginoso aumento, con elementi anche inaspettati. Le etnie maggiormente rappresentate sul nostro territorio sono la albanese, la marocchina, dell’ex Yugoslavia e rumena, dati questi che ci fanno parlare di un vero e proprio Vento dell’Est. Ma l’Italia presenta delle caratteristiche singolari al confronto con gli altri paesi europei che hanno vissuto i fenomeni migratori con decenni di anticipo rispetto a noi, dati singolari persino rispetto alla stessa Spagna che, sulla base numerica, ha una percentuale identica alla nostra di studenti immigrati, il 2,3%. In Italia ciò che colpisce è la rappresentazione sul territorio di un numero elevatissimo di etnie, oltre 100, per nessuna delle quali si può parlare di una vera e propria egemonia, come ad esempio in Germania per l’etnia turca, in Gran Bretagna per l’indo-pakistana, in Francia la magrebina. Questa singolarità tutta italiana rappresenta un elemento positivo e di confronto che fa delle nostre scuole luoghi dove gli studenti possono vivere esperienze multiculturali, multietniche, multireligiose che rappresentano fattori di stimolo e crescita. Da sottolineare poi come la presenza maggiore di studenti non italiani sia concentrata nelle province più piccole piuttosto che nelle grandi città: al primo posto Reggio Emilia, Modena, Piacenza e Pordenone

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