Manifestazione nazionale a Roma e sciopero generale
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07:00
Riflessioni della vigilia
E così domani siamo in sciopero. Ma non solo noi della scuola. E non solo noi dell’università e della ricerca, adesso che siamo insieme nella stessa federazione sindacale. Già sabato scorso è stato bellissimo, dalla scuola dell’infanzia all’università abbiamo manifestato insieme non solo perché crediamo a una formazione che accompagni per tutto l’arco della vita, ma soprattutto perché vogliamo un sistema di qualità che aiuti ognuno ad elevare le proprie conoscenze di base, a valorizzare i propri saperi formali e informali, ad accedere a una formazione sempre più qualificata...
Domani saremo molti di più. Con noi ci saranno i dipendenti statali, delle autonomie locali, degli enti pubblici, della sanità, insomma gran parte del settore pubblico.
Saremo insieme per i contratti. Molte categorie devono rinnovarli completamente, noi dobbiamo rinnovare il biennio economico. Ma ci dicono che non ci sono i soldi. E quelli che ci sono recuperano a mala pena l’inflazione programmata (che come sappiamo è calcolata al ribasso).
Ma non scioperiamo solo per i soldi, che pure sono importanti. Scioperiamo perché tutto il settore pubblico è sotto attacco. Ci hanno accusato per anni di essere un serbatoio di voti, di scambiare i nostri (presunti) privilegi con la piaggeria al potere fino a quando ci siamo ribellati, abbiamo preteso che il nostro rapporto di lavoro fosse regolato dai contratti e non dalle leggi (come nel privato)... e non gli sta bene neanche questo. Vogliono ritoglierci il diritto al contratto e riportarci sotto l’egida (o il ricatto) della legge!
Noi della scuola, dell’università e della ricerca, loro della sanità, loro che lavorano nella previdenza, all’anagrafe, negli uffici tecnici degli enti locali, loro vigili del fuoco, dipendenti delle carceri e dei beni culturali... lavoriamo in settori importanti della società civile: nei servizi alla persona, nei servizi ai cittadini e vogliamo che questi servizi funzionino bene e abbiano un personale qualificato e rispettato. Il pronto soccorso e il reparto ospedaliero devono funzionare, la pensione deve arrivare puntuale e precisa, come pure il rimborso fiscale; la scuola deve essere di qualità.
Questi servizi non si possono privatizzare, né frammentare, né dare in appalto. Una società civile moderna non può rinunciare a un settore pubblico forte e qualificato.
Ecco perché domani scioperiamo e non scioperiamo da soli.
OK! Si inizia. Sono arrivato presto stamane. Piazza della Repubblica era già piena. Intanto questa è la novità delle ultime ore: erano, infatti, previsti due cortei per oggi, ma per non creare eccessivi disagi alla città di Roma, i Sindacati hanno scelto di farne solo uno questo che parte da piazza della Repubblica e si chiuderà a piazza S. Giovanni.
Una faticaccia. Ho dato una mano alla distribuzione dei palloni giganti della FLC Cgil. Sono i gadget più richiesti! I quasi 200 palloni vengono distribuiti in un attimo e ... è stata una battaglia ed una sofferenza dire di no ai tanti bambini che li chiedevano.li.