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Alfonso Rossini della Segreteria Nazionale CISL-Scuola ringrazia dell’invito e dell’opportunità che la nostra discussione ha offerto anche al dibattito interno della CISL. Alcuni aspetti affrontati sono importanti e necessitano di ulteriori approfondimenti; resta ferma un atteggiamento comune ed unitario che potrà sicuramente dare positivi risultati. Rossini sottolienea l’importanza del valore sociale del lavoro ATA contro i rischi di esternalizzazione che per ora siamo riuscito a bloccare. Le implicazioni del lavoro ATA nei confronti degli studenti e del restante personale è parte integrante della vita della scuola e non può in alcun modo essere affidato all’esterno. E’ importante che si sia costruita una proposta organica e che su questo si sia sviluppata la discussione. Sull’art. 48 le posizioni sono già ben definite e occorre stringere. Sull’art. 49 c’e’ ancora da approfondire ma è importante giungere a una proposta unitaria in tempi rapidi. Resta prioritaria la battaglia sugli organici, attraverso la stabilizzazione pluriennale e la successiva revisione dei criteri distributivi anche alla luce dei tagli degli ultimi anni. Resta anche aperta la necessità di una profonda revisione dei profili e di rendere più esigibili i diritti contrattuali a livello di scuola. Altro tema aperto è quello del precariato che non è solo un problema interno alla categoria ma un problema del paese perché la precarizzazione è una piaga sociale. Un altro segnale di sottovalutazione del personale ATA è l’ultima proposta sugli organi collegiali di scuola che ne vedono la completa esclusione. Anche questo deve essere un fronte di battaglia unitaria al fine della valorizzazione del lavoro ATA.