“Giornata della memoria”

  • 10:00

    A portare il saluto del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che non è potuto rientrare a Bari a causa del maltempo, è Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo attività culturali e pace.

    Oltre a testimoniare la partecipazione del Governo Regionale tutto, l’assessore Godelli ha tenuto a sottolineare l’impegno comune affinché la Memoria costituisca il tessuto connettivo tra le diverse generazioni. Un esempio pratico è il Progetto Speciale diretto al coinvolgimento dei giovani che ha portato alla realizzazione del Treno della Memoria. Ma va chiesto alla Scuola un impegno in più per approfondire la conoscenza degli eventi che hanno contrassegnato la storia della Seconda Guerra Mondiale.

    La Giornata della Memoria, ha sottolineato Silvia Godelli, viene da noi utilizzata per fare conoscenza e solidarietà ed è stata istituita solo nel 2000. Con questa legge viene ricordata la data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ma lo sterminio degli Ebrei non è finito allora, ma è continuato nel silenzio delle parole, anche da noi in Puglia. I cancelli sono stati finalmente aperti con l’approvazione della Legge dopo un lungo e combattuto iter. E questo deve portarci anche ad avere un diverso atteggiamento nei confronti della Memoria: non dobbiamo aver fretta di incontrare i superstiti ai campi di concentramento prima che possano scomparire! Ognuno di noi è testimone ed è obbligato a testimoniare perché il silenzio non cada su questi eventi. E oggi siamo qui per un dovere di riparazione delle ferite inferte all’Umanità.

    Si pone un interrogativo: come a fronte della morte cruenta di milioni di uomini e donne, altri milioni di individui a conoscenza di tutto ciò non abbiano assunto responsabilità e al riguardo non abbiano reagito?

    Una prima spiegazione è data dalla repressione del regime totalitario ma uno sterminio come quello degli ebrei è stato possibile soprattutto perchè la persecuzione organizzata ha fatto in modo che i perseguitati fossero già prima dell'eliminazione fisica considerati diversi e in quanto tali pericolosi, quindi da emarginare e solo infine passabili di eliminazione.

    Tutto ciò a tutela della popolazione tedesca e delle sue prospettive future. Quindi la " soluzione finale" aveva per i nazisti l'obiettivo di salvare la Germania.

  • 09:45

    La giornata della memoria è legata alla tragedia dei campi di sterminio, dice Lucio Saltini Segretario Generale Nazionale Sindacato Pensionati CGIL. Occorre riflettere su quanto accaduto ma anche sulle ragioni dell’antisemitismo e del genocidio che portarono allo sterminio di un intero popolo, di minoranze, degli zingari, degli omosessuali, degli oppositori. Le testimonianze vanno raccolte perché ciò che è successo non possa più accadere. Lo sforzo dei testimoni sollecita le società intera a interrogarsi, lo sforzo dei singoli non deve rimanere isolato. L’esperienza va messa a disposizione, vanno creati nuovi testimoni. Il pericolo non è scomparso, non è scomparso il razzismo, non sono scomparse le guerre, la dignità delle persone non è rispettata ovunque. Riflettere sulla Shoah è tanto più importante oggi a fronte dell’evoluzione dei linguaggi, la memoria rischia di disperdersi. Si assiste, nell’epoca moderna, ad un impoverimento culturale, si va riducendo la capacità di comprendere. L’incontro anziani e giovani è fondamentale, le istituzioni devono essere capaci di costruire una cultura condivisa. Facciamo di questo un impegno per crescere insieme.

  • 09:30

    Omer Bonezzi, presidente di Proteo fare Sapere, apre l’incontro, ricordando che all’indomani della istituzione della legge sulla memoria, immediatamente Proteo Fare Sapere e la Cgil si sono attivati per trasformarla da “adempimento” in reale azione didattica. Bonezzi si dichiara soddisfatto che dopo 5 anni la scuola utilizzi la giornata della Memoria come grande opportunità didattica. Inoltre, accanto alle iniziative promosse da Proteo Fare Sapere e Cgil, assieme alle Associazioni professionali e alle Organizzazioni sindacali della scuola viene proposto alle scuole un minuto di silenzio alle 11.59, in ricordo del momento in cui furono aperti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.

    Sono migliaia le classi che utilizzano questa opportunità ed è un successo della “pedagogia del silenzio”. Quest’anno anche la Presidenza del Consiglio ha fatto propria la pratica del minuto di silenzio, anche questo è un segno della forza simbolica della nostra proposta.

    Noi lavoriamo perché “ il minuto di silenzio” diventi un fatto unificante altamente simbolico di tutta la scuola italiana e progressivamente possa estendersi anche alle nostre università.

    Ringrazia quindi gli studenti, i docenti e le autorità che numerose sono presenti al Convegno, che quest’anno vede una novità: il coinvolgimento tra gli organizzatori anche dello Spi Cgil.

  • 09:15

    A Bari in occasione della Giornata della Memoria con l'iniziativa dal titolo: “Apprendere dalla Shoah: memoria, identità e conoscenza”.

    Si tratta di un appuntamento di grande rilievo politico-culturale che trova ogni anno nuove ragioni e motivazioni per un impegno all’educazione alla pace, alla tolleranza e alla convivenza civile.

    E' il momento culminate di altre iniziative per ricordare la Shoah, come quella co-promossa dalla FLC Cgil, SPI Cgil e Proteo Fare Sapere, unitamente alle associazioni professionali e alle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto una lettera aperta inviata alle scuole italiane.

    Nella sala "Murat" gremita di studenti, insegnanti, cittadini, sono esposte le mostre delle scuole medie "San Nicola di Bari e di Casavola" che raccolgono fotografie, disegni, testimonianze e lettere che gli alunni hanno scritto per esprimere le loro riflessioni sulla tragedia della Shoah

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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