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Nella sua comunicazione Amalia Perfetti si sofferma sui problemi connessi al reclutamento, all’assunzione e alla formazione iniziale in tutti i settori della conoscenza. Il quadro delineato è quello di realtà in cui la precarietà ha inciso sui meccanismi d'accesso alle professioni,profondamente modificati dalla diffusione quantitativa del lavoro precario al quale si ricorre, sempre più frequentemente, per sopperire alle necessità di funzionamento ordinario dei sistemi. Un precariato che quindi tende a diventare di fatto “strutturale”, fenomeno questo accentuato da recenti interventi legislativi, tra i quali le riforme Moratti e la legge 30, che hanno ulteriormente reso incerti i diritti dei lavoratori precari, allontanando o addirittura eliminando la prospettiva della stabilizzazione. Da qui l'urgenza di metter mano in modo risolutivo al problema con interventi legislativi e contrattuali che eliminino le storture introdotte e riportino il precariato a livelli fisiologici e transitori e a condizioni di lavoro sempre più tutelate.

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