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Isetta Barsanti Mauceri interpreta la conclusione del duetto illustrando la situazione in Italia.
In Spagna, con l’emanazione della Legge Organica 1 del 2004, è stato fatto un notevole passo avanti nella tutela delle donne e contro la violenza di genere nella direzione di una maggiore consapevolezza dei fenomeni di violenza sulle donne e di volontà di reprimerli educando la collettività intera.
In Italia a che punto siamo?
E’ questo l’interrogativo al quale tenta di dare una risposta con questo intervento Isetta Barsanti.
Secondo quanto testimoniato da un sondaggio di Eurobarometro i cittadini intervistati (1000 per ogni stato membro) ritengono che le cause della violenza domestica degli uomini sulle donne siano dovute in grande prevalenza all’alcolismo, alla tossicodipendenza, alla disoccupazione.
In verità ciò non è, anzi spesso gli autori delle violenze sono persone istruite e con un lavoro e le violenze all’interno delle mura domestiche spesso avvengono in ambiente di benestanti.
Non è, quindi, solo l’ignoranza che causa questi eventi, ma l’assenza di diffusione di una cultura della legalità, dei diritti delle donne e contro la violenza di genere.
Occorre rispondere con la prevenzione che deve essere su vari livelli: occorre una nuova legge che come un TU riorganizzi l’intera materia, disciplinando la violenza in tutte le sue forme, sia materiale che morale, ed indicando gli strumenti di prevenzione da adottare, sia al livello di formazione, che al livello di adozione di provvedimenti di tipo cautelare.
Infine, ma non per importanza, il ruolo del Sindacato, sia per la precipua funzione della contrattazione, sia, specie la FLC Cgil per la importante funzione che i lavoratori della conoscenza possono avere nell’affermazione di una cultura di prevenzione e tutela della violenza di genere.