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Dopo un breve dibattito sulla necessità di programmare lo sviluppo del personale, sul precariato il periodo di formazione, ma anche il diritto di essere valutato per potere entrare, sulla base delle proprie competenze, stabilmente nel mondo della ricerca, Gianna Cioni, segretaria nazionale con delega alla politica della ricerca, conclude.

L’iniziativa è sicuramente riuscita e occorre ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per prepararla. L’INAF è un ente nuovo, un ente di eccellenza eppure la FLC nello scorso anno ha dovuto segnalare con forza i suoi problemi: in occasione dell’eclissi ha parlato di eclissi della ricerca in astrofisica. Le cause sono state una riforma fatta senza risorse aggiuntive, la volontà di ridurre tutta la ricerca fondamentale considerandola un lusso che l’Italia non poteva permettersi, il taglio dei fondi ed il blocco delle assunzioni. Tutte responsabilità gravi del precedente governo. A tutto ciò si è aggiunta una pessima riforma applicata nell’ente in modo gerarchico e burocratico. Tutta la comunità scientifica è stata così emarginata e depressa senza alcuna possibilità di partecipare alle scelte dell’ente.

Ora ci sono delle novità. L’ente con il commissariamento gestito in modo intelligente ha ricominciato a funzionare, il personale viene ascoltato e coinvolto.

La notizia della terna scelta dalla commissione per il futuro presidente ci spinge però a chiedere a Ministro e Commissario che occorre raccogliere il parere del personale sulle linee programmatiche di gestione dell’ente che il presidente futuro intende portare avanti. Poi il Ministro si assumerà la sua responsabilità politica e farà la nomina.

Il Ministro Mussi ha fornito importanti notizie sui fondi che l’INAF avrà a partire dal 2007 e poi negli anni futuri. E’ un fatto fondamentale anche perché c’è un impegno dell’intero Governo preso con la firma dell’ Intesa sulla conoscenza ad aumentare i finanziamenti agli enti di ricerca per svolgere le loro missioni. Gli enti rafforzati potranno così competere a livello nazionale ed internazionale per ottenere ulteriori fondi su progetti e l’INAF ha già dimostrato di saperlo fare.

Sullo Statuto sarà la comunità scientifica a doversi esprimere: è comunque importante che siano chiari i rispettivi ruoli il particolare per coloro che avranno compiti direttivi.

Al Ministro abbiamo chiesto che si attui velocemente il decreto di riordino, ma anche che si assuma a livello legislativo i contenuti della Carta europea dei ricercatori.

Sul precariato valutiamo positivamente la scelta di non fare più ricorso a rapporti di lavoro del tipo dei co.co.co., ma occorre che la finanziaria 2008 permetta la piena attuazione di quanto contenuto nella finanziaria precedente: i co.co.co. e gli assegnisti devono in breve tempo divenire almeno tempi determinati e, per quanti hanno superato selezioni nazionali, dovrebbe essere possibile anche la stabilizzazione.

La linea della FLC prevede che, dopo la formazione, sia prevista una sola forma contrattuale il tempo determinato tipo tenure track.

Tutto ciò implica l’eliminazione dei vincoli del turn over e dei tempi determinati solo su progetti, in modo che l’aumento dei fondi agli enti renda effettivamente possibile un aumento del personale degli enti.

Riteniamo importante anche la volontà del ministro di rivedere le modalità di effettuazione dei concorsi in modo da renderli più trasparenti e tali da premiare l’esperienza acquisita.

Terminando ricorda che per ottenere nella finanziaria passi avanti concreti sul precariato e le risorse per il rinnovo del contratto il 29 ottobre siamo ancora una volta stati costretti a proclamare uno sciopero a cui chiediamo la massima adesione.

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