Conferenza di Produzione APAT: "Idee in movimento"

  • 10:50

    Roberto Inghilesi parla del rapporto tra operatività e ricerca in campo marino che richiederebbe scambi di personale tra i diversi attori del sistema ricerca impegnato in questo settore, oltre che di fondi stabili per svolgere attività di ricerca. L’APAT ha in questo campo le carte in regola per trainare attività di ricerca di eccellenza senza che questo impegno uccida in alcun modo la necessaria attività di servizio.

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  • 10:40

    Marco Pantaloni parla dell’attività dell’APAT nel campo geologico e sottolinea che il rilevamento geologico e la cartografia geologica sono fondamentali per il Paese e quindi questo settore deve essere rilanciato con i fondi necessari e le sinergie interne ed esterne. E’ in particolare indispensabile rivisitare i rapporti con le strutture territoriali.

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  • 10:25

    Francesco Lalli affronta l’aspetto delle relazioni tra APAT e mondo scientifico. Parte dalla riduzione dei finanziamenti voluta dalla destra per rendere la ricerca pubblica solo uno strumento del mercato, per sottolineare la necessità di ancorare l’autorevolezza dell’APAT alla ricerca da svolgere in stretto collegamento con tutto il mondo della ricerca.

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  • 10:00

    Inizia la Conferenza di Produzione dell’APAT nella sede dell’Auditorium in Via Curtatone a Roma.

    Pino Di Lullo (Segretario Generale FLC di Roma Sud) ringrazia quanti hanno lavorato per questa iniziativa e per il futuro dell’APAT. Tante erano le difficoltà nell’ente solo un anno fa. E’ iniziato un percorso di ricostruzione e di rilancio, molto è ancora da fare ma passi avanti sostanziali ci sono stati. Siamo convinti che questo percorso porterà a risultati sempre migliori. Del resto lo stesso slogan di queste conferenze "Idee in movimento" riassume lo spirito dell’azione della FLC nell’APAT. Non ci fermiamo certo ai risultati già ottenuti, andiamo avanti con decisione.

    Prende la parola Gianna Cioni (Segretaria Nazionale FLC) per presentare le conferenze di produzione in generale e qui all’APAT. Fa parte del DNA della CGIL coniugare gli interessi dei singoli con gli interessi collettivi. Il termine di conferenza di produzione fa riferimento alla storia della CGIL di cui siamo particolarmente fieri.
    Tanti anni fa nelle fabbriche i lavoratori proponevano soluzioni a crisi industriali, progettando e realizzando nuovi prodotti, grazie ai quali le difficoltà venivano spesso superate. Oggi, nella ricerca, il personale discute di missione degli enti e della loro organizzazione. Vogliamo così ridare voce al personale, farlo ritornare protagonista e ciò è ancora più importante nel mondo della conoscenza dove senza una partecipazione attiva di tutte le professionalità non è possibile efficienza e qualità.
    L’APAT è un ente giovane, in cui le diverse professionalità provenienti da contesti diversi devono ancora integrarsi pienamente.
    E’ un ente del comparto ricerca e deve divenire sempre più un ente di ricerca. Infatti, il ruolo fondamentale per il paese di tutela e protezione dell’ambiente in tutte le sue specificità che l’APAT deve portare avanti richiede per essere pienamente autorevole di grandi livelli di competenza che solo il collegamento con la ricerca può garantire.
    In questo modo l’ente potrà essere visto dalla politica e dall’opinione pubblica come un reale ente terzo ed indipendente.
    Insieme con quanto verrà sottolineato durante la giornata questi elementi sono la condizione necessaria per uscire definitivamente dallo stato di precarietà in cui politiche dissennate hanno ridotto l’ente.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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