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Lucio Saltini, segreteria nazionale SPI CGIL. La conoscenza è un tema strategico a cui il sindacato dei pensionati è interessato perché le differenze sociali non sono determinate soltanto dal reddito, ma anche dalla cultura. C’è il rischio che una parte consistente della popolazione sia esclusa dalle opportunità che offre lo sviluppo e ne subisce solo gli effetti negativi. Si tratta soprattutto degli anziani che vengono a trovarsi senza delle “competenze vitali”, quelle che servono per vivere e sopravvivere nella società e usufruire dei servizi sociali. In genere quando si parla di apprendimento lungo l’arco della vita, l’età massima che si considera sono 65 anni, ma l’attesa di vita è molto più alta. E chi esce dal lavoro si ritrova in uno stato di analfabetismo di ritorno che è la strada per l’esclusione. Bisogna negoziare sul territorio forme di apprendimento permanente anche per gli anziani.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

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per il referendum abrogativo.

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