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Cartelli e slogan per dire tante cose

La variopinta e festante manifestazione della scuola è ricca di slogan e di cartelli eccezionalmente creativi e significativi:

Si dice ÈGIDA. Attenta! Potresti finire nella classe con gli immigrati
Quando la Gelmini dice non capisco noi le crediamo
Gelmini, non è una festa è una protesta
Dopo le classi differenziali mancano solo le leggi razziali

E sul maestro unico, tanto caro al ministro, i manifestanti replicano con uno striscione:

Maestro unico? NO grazie. Tutti in piazza come un unico maestro

Alcuni slogan riguardano più direttamente l'intera politica del governo Berlusconi:

I vostri tagli alla cultura sono prove tecniche di dittatura

Tra la associazioni degli insegnanti è presente anche il CIDI. Ecco alcuni slogan e cartelli:

Rimuovere gli ostacoli non crearli!
La scuola va riformata non tagliata
Più scuola meno televisione
Il futuro si gioca a scuola

E a chi dice sempre numeri diversi sulle manifestazioni o che dicono che il Paese non capisce, i partecipanti replicano e gridano difendendo la scuola:

Noi contiamo voi contateci
La scuola è pubblica non si tocca, la difenderemo con la lotta
Siamo quelli che non hanno capito
Vietato calpestare la scuola

Ma la maggioranza degli slogan riguardano il futuro dei giovani e del Paese:

Meno soldi ai palazzi più speranze ai ragazzi
Il futuro dei bambini è senza la Gelmini

Infine, gli slogan sull'ignoranza e sul disprezzo per la cultura arrivano perfino a citazioni di Dante:

Fatti non foste a viver come bruti ma a perseguir virtute e conoscenza
La quarta I: ignoranza
Più si taglia e più si raglia

Imponente lo spezzone di corteo della FLC Calabria che avanza al suono di tamburi con due enormi fantocci di cartapesta.

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