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Una riflessione sul ruolo del Dirigente scolastico, a 10 anni dall'attuazione dell'autonomia scolastica, non può prescindere, secondo Gianni Carlini, Dirigente scolastico, dall'analisi delle incertezze del presente e dalla preoccupazione per quello che sta succedendo alla scuola.

Nell'odierno scenario di cambiamenti dai risvolti imprevedibili il Dirigente scolastico della scuola della Repubblica non può stare a guardare come va a finire ma deve piuttosto rafforzare quella dimensione di presidio e di tutela del diritto allo studio di alunni e studenti che costituisce lo snodo strategico della sua professione.

La funzione di promozione e coordinamento affidata al dirigente scolastico deve essere perciò declinata come ideazione di un percorso di acquisizione di consapevolezza da parte dei soggetti coinvolti nei processi decisionali ed un contestuale percorso di ricerca condivisa di soluzioni alle problematiche che si sono determinate all'interno delle scuole.

E in questo difficile compito l'autonomia scolastica diventa l'unico faro che indichi a ogni Dirigente scolastico la rotta da seguire per uscire dal guado, con il sostegno della rete delle relazioni professionali costruite nel tempo, con un saldo rapporto con tutti i soggetti interessati alla presenza sul territorio di una scuola pubblica di qualità, che garantisca in ogni situazione e in ogni stagione politica l'assolvimento del compito che la Costituzione le ha assegnato di istruzione, formazione e crescita culturale degli Italiani.

Scarica la comunicazione in versione integrale.

FERMIAMO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA!

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