Sciopero generale della conoscenza e manifestazione nazionale a Roma
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10:45
NIENTE IN FINANZIARIA PER I DIPENDENTI PUBBLICI
Michele Gentile, del Dipartimento dei Lavori Pubblici della CGIL ha dichiarato che "nella legge Finanziaria non c'è alcun stanziamento per il rinnovo dei contratti pubblici. Questo deve far riflettere i firmatari dell'accordo separato: hanno spaccato il sindacato e sono stati vessati dal governo che ora promette probabili finanziamenti in un un'improbabile futura manovra. Nessuno stanziamento in Finanziaria per combattere il precariato.
Questa Finanziaria colpisce la pubblica amministrazione e i lavoratori pubblici".
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10:30
LE ADESIONI ALLA NOSTRA MOBILITAZIONE
Tra le tante adesioni c'é anche quella del Partito democratico.
Francesca Puglisi della segreteria del PD e responsabile scuola e Giovanni Bachelet presidente del Forum scuola del partito hanno espresso la loro adesione: "Il tema è stato affrontato dalla Segreteria del PD che ha deciso il sostegno allo sciopero e alla manifestazione nazionale di Roma. Il PD chiede di stabilizzare i precari della scuola rispettando il piano triennale delle assunzioni (150.000 docenti e 30.000 ata) contenuto nella Finanziaria Prodi del 2007".
Mariapia Garavaglia, senatrice PD: "Lo sciopero dei lavoratori della conoscenza proclamato dalla FLC Cgil è un impotante momento di mobilitazione per chi ha a cuore le sorti dell'istruzione e della formazione".
Giovanni Sedioli, assessore regionale all'istruzione Emilia Romagna:"La situazione della scuola oggi é grave con seri rischi di demotivazione delle persone che vi lavorano e di sfiducia negli studenti e nelle loro famiglie. Non possiamo permettere che il presente dei giovani e il futuro del paese siano segnati negativamente da politiche scolastiche sbagliate. Per queste motivazioni non possiamo non sentirci vicini a chi si impegna per il miglioramento della scuola".
Alessandra Tibaldi, assessore al lavoro regione Lazio: "Esprimo tutta la mia solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola, dell'università e del pubblico impiego che sono in piazza con la CGIL".
Paolo Beni, presidente dell'ARCI, ha dichiarato: "Conoscenza, formazione e cultura sono temi di fondamentale importanza per un'associazione come la nostra impegnata per il pieno e libero sviluppo della personalità umana, per la difesa dei diritti e per la promozione della cittadinanza".
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10:00
STUDENTI E PRECARI UNITI
A Roma sta per partire da piazzale Aldo Moro il corteo degli studenti e dei precari dell'Università.
Raggiungerà piazza della Repubblica per incrociare il corteo sindacale diretto a piazza del Popolo.
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09:40
PARTITO IL CORTEO DA PIAZZA DELLA REPUBBLICA. C'E' IL PICCOLO NICOLA
Il corteo sta partendo da Piazza della Repubblica con slogan da parte dei precari. In particolare quelli di Palermo, cantano canzoni natalizie dedicate a Berlusconi. Tra la folla molte rappresentazioni dai territori tra cui un gruppo di ragazzi da Sondrio.
Tra loro c'è anche il piccolo Nicola, con la mamma e la zia, che ha viaggiato tutta la notte perché vuole manifestare contro una scuola primaria più povera e con meno attività didattiche rispetto all'anno passato.
Tra gli slogan "Con classi da 31 nessun più impara... la camorra ringrazia".
C'è un originale slogan che viene ripetuto dai giovani precari: "B. Lo senti il terremoto? Sono i precari in moto!".
E se non sai cos'é il "precariato", un cartello ti spiega che "non è un dente malato!".
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09:34
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FLC COMMENTA LE DICHIARAZIONI DI BERLUSCONI
Domenico Pantaleo, commentando le dichiarazioni di Berlusconi a Bonn, ha dichiarato che lo sciopero e la manifestazione di oggi sono una risposta democratica alla regressione politica e culturale in cui il capo del governo sta gettando il Paese con la mortificazione delle istituzioni e della Costituzione repubblicana.
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08:45
IL PRIMO SLOGAN: BERLUSCONI SI FA I FATTI SUOI, E LA CRISI LA PAGHIAMO NOI
A piazza della Repubblica c'è già un buon concentramento di manifestanti. Palloni della FLC e bandiere rosse. Qualcuno prova i primi slogan. Contro il governo, contro Berlusconi, contro Brunetta e i suoi assurdi decreti.
A piazza del Popolo, al bar Canova, chiedono a chi prende il caffé: ma quanti saranno? A che ora arriveranno? Poi augurano buona giornata ai manifestanti che si riconoscono facilmente...
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08:15
COSA PERDIAMO CON LA FORBICE
Arrivano con il treno e con la metropolitana, scendono e si avviano a piedi verso piazza della Repubblica. Perché siamo qui? Per i tagli alla scuola, all'università, alla ricerca.
È giusto lo slogan della FLC: Forbice perde ! Perdiamo tutti con i tagli, senza cultura il nostro Paese scende e ci manca il futuro!
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07:45
I NOSTRI SACRIFICI
Scendono dai treni i manifestanti e vanno a prendere il caffè. Hanno sul viso i segni di una nottata trascorsa in treno. Stanchi? Certo, è un sacrificio per noi. Un sacrificio perdere, in tempo di crisi, una giornata di lavoro. Molti di noi hanno lasciato a casa i bambini piccoli. Altri hanno dovuto sostenere anche la spese del viaggio. Ma sentirsi chiamare fannulloni… No, non possiamo perdere la nostra dignità, siamo qui appunto per dirlo, per gridarlo.
Molti di noi stanotte hanno studiato gli slogan che sono importanti perché sono la sintesi del nostro risentimento, della nostra rabbia contro chi non ha rispetto per chi lavora. Perché siamo qui? Appunto per questo, ci siamo sacrificati per dire insieme che non siamo d'accordo!
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07:30
GIORNATA DI FESTA E DI IMPEGNO CIVILE.
Si preannuncia una giornata di sole e di festa. Di festa e di impegno civile, diciamo festosa. Alcuni arrivano con i treni a Termini o a Tiburtina, con i pullman, con mezzi propri. C'è chi è venuto anche in nave dalle isole. Portano già arrotolate bandiere rosse sotto il braccio.
A piazza della Repubblica è il concentramento e qui verranno distribuite altre bandiere, insieme a giornali, berretti e fischietti.
Già da ieri si sono susseguite le prime partenze dalle località più lontane, mentre a piazza del Popolo si completava l'allestimento del palco.
E ora, qualche aggiornamento dalle nostre delegazioni.
I pullman dalle province della Campania, lasciata la A1, si stanno avvicinando a Roma. Nonostante la levataccia (il primo pullman è partito alle 4) il clima è di ottimismo. Anche vivace, con il giusto disappunto di compagne e compagni – adulti, giovani, bambini - che preferirebbero prolungare il sonno interrotto. Tutti, comunque, certi che la giornata di oggi servirà ad aggiungere un importante mattone al muro che argina la deriva verso la decadenza che il governo persegue, cominciando a smantellare i capisaldi della democrazia, come sono i luoghi della conoscenza.
Le compagne e i compagni di Catania sono arrivati alla stazione Termini all'alba (sono partiti alle 19.12 di ieri sera) e dopo il necessario "restauro" (treno senza cuccette) sono pronti ad urlare i loro slogan più belli.
Alle 7.00 le delegazioni di tutte le province della Calabria, arrivate in pullman, erano già nella capitale.