Assemblea nazionale della Scuola secondaria superiore

  • 11:40

    Interviene Danilo Prosdocimi, Insegnate Tecnico Pratico, Istituto Tecnico di Mirano (Venezia).

    Questo il suo intervento integrale.

    "Sono un ITP della provincia di Venezia fedele al motto degli ITP italiani: "se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco".
    Ma chi sono gli ITP? Per capirci cito qualche esempio: nelle scuole alberghiere sono i cuochi (insegnanti di cucina), i maitres (insegnanti di sala bar); sono i docenti di laboratorio di informatica, di chimica, fisica, disegno (per citare solo qualche esempio) che insegnano agli studenti ad applicare "praticamente"la teoria.
    Gli insegnanti che vengono ringraziati dagli studenti perché li aiutano a rispondere alla fatidica domanda di chi bussa per chiedere un lavoro: cosa sai fare? (lo dico perché a me è successo)

    Il mio non vuole essere un intervento vero e proprio ma una testimonianza che aiuti a comporre questo puzzle nerofumo che sta soffocando la scuola italiana, la chiamano riforma ma noi sappiamo tutti che si tratta di destrutturazione.

    Per parlarvi del mio lavoro devo cominciare per forza a darvi qualche dato su di me: la mia professionalità e la mia autoefficacia sono stati certificate dalla Microsoft con il riconoscimento del ruolo di Docente di Tecnologie Applicate e dalla CISCO americana che mi ha certificato come suo Istruttore CCNA dopo più di 20 esami in inglese (per farvi capire i livelli di questi corsi voglio ricordare che li frequentavamo con gli ispettori della polizia postale di Venezia).
    Il ministero a sua volta ha ritenuto i miei titoli sufficienti per assegnarmi il ruolo di tutor in corsi TIC C1 e C2.
    In questi 28 anni di servizio ho sempre studiato per conto mio, mi sono come si dice auto formato auto aggiornato, passando per corsi a pagamento, per corsi istituiti dal Ministero (come quello per essere un Tutor per la formazione on-line sviluppando capacità di implementazione e di affiancamento alla didattica di piattaforme per l'e-learnig), frequentando corsi all'università, nonché frequentando corsi finanziati dalla Regione Veneto da cui provengo.

    Perché vi parlo della mia professionalità? Adesso lo capirete.
    Quest'anno ho una cattedra di 18 ore piene nel laboratorio di Informatica su incarico del Dirigente Scolastico perché io non ho una cattedra io sono stato sino a poco tempo fa un c999 (ex enti locali) e adesso sono un C30 (ex enti locali transitati come ITP ex assistenti di laboratorio ad esaurimento) io non sono mai stato un assistente di laboratorio, ho fatto tre esami (scritto pratico e orale) per il 6° livello, per insegnare dentro ad un laboratorio ma nessuno si è posto il problema della mia professionalità della mia dignità di lavoratore.

    Ma per noi ex-enti locali non finisce qui, abbiamo perso dignità e diritti, soprattutto diritti economici nel passaggio allo stato, ne abbiamo recuperato una parte dopo anni di lotte legali con il riconoscimento dell'anzianità da parte dei giudici, con la restituzione di una parte del maturato economico che ci spettava, ma non a tutti solo a coloro che erano arrivati per primi ad avere una sentenza per molti altri colleghi lo stipendio è rimasto inferiore di 300 euro al mese. Ma neanche i fortunati hanno potuto tirar un respiro di sollievo perché è arrivato l'art.218 della finanziaria Berlusconi del 2006 che ha stravolto il giudizio delle corti: morale della favola anche io che li ho presi non ho mai potuto spenderli quei soldi mi sono serviti solo a non raggiungere un coefficiente ISE e pagare il massimo delle tasse per l'università di mia figlia maggiore. Non solo in caso di restituzione dovrò anche aggiungerci le differenze stipendiali di questi anni e fare come qualche collega: ipotecare la casa per avere un prestito dalla banca e far fronte alla restituzione.

    Ma le ore di laboratorio al mattino non bastano ai ragazzi e rientro qualche volta per loro al pomeriggio a 0 euro (quei pochi che ci sono ormai li destiniamo ai corsi di recupero) rientro per non abbandonarli nei progetti che stiamo portando avanti insieme lavorando con 15 computer (per la maggior parte acquistati nel 1997) con 26, 27 e anche 28 studenti (aree di progetto, Impresa Formativa Simulata, ipertesti, ricerca, prenotazioni aeree simulate per il turistico, ecc..).
    Nonostante tutto questo bisogno di attività laboratoriali, dove anche noi ad esaurimento (ho il terrore a 52 anni di scoprire cosa voglia dire ad esaurimento) troviamo spazio per lavorare per dare il nostro contributo ad una didattica efficiente, beh nonostante tutto questo arriva l'ennesima disgrazia per i laboratori: la riforma Tremonti Gelmini.

    Otto ordini di cattedre ad esaurimento, accorpamenti di cattedre che poco hanno in comune e se qualcosa potrebbero anche averlo dovrebbe essere il frutto di una profonda formazione e trasformazione.

    Nel biennio degli istituti tecnici la drastica riduzione (meno 50%) delle ore di compresenza con i docenti di laboratorio (ITP) comporta un taglio proporzionale delle ore dedicate ai laboratori e alle esercitazioni pratiche di numerose discipline tecnico scientifiche, prima tra tutte e caso più grave in assoluto quello di Disegno e Tecnologia, due materie fondamentali nella formazione di qualsiasi figura di tecnico degno di questo nome.

    La dove, come nel nostro istituto tecnico, nell'articolazione dei sistemi informativi aziendali per quanto riguarda l'indirizzo amministrazione finanza e marketing è stato previsto il laboratorio anche per il triennio, il taglio è stato del 50% netto da 18 ore settimanali a 9 ore per corso di studio.

    No solo per tutti gli ITP di ogni ordine e grado di scuola la compresenza oraria prevista con le varie materie non è più stabilita da regolamento ma definita in sede di autonomia delle istituzioni scolastiche nell'ambito dell'area tecnica, il che vuol dire non sapere per certo come si sarà utilizzati, avremo questo scenario: l'insegnamento verrà deciso in funzione di delibere di organi collegiali della scuola (collegio docenti, in sub-ordine dipartimenti per materia, consigli di classe nonché CDI) con la possibilità di delibere completamente diverse di anno in anno lasciando alle dinamiche politico strategiche e opportunistiche delle varie componenti quella che dovrebbe essere l'offerta formativa qualificante per il corso di studi e per la formazione degli alunni.

    Insomma, anche dove ci sarà ancora qualche possibilità di lavorare l'ITP diventa un jolly, un tappabuchi che invece di inseguire l'organicità e l'interdisciplinarietà realizzate nell'attività di laboratorio dovrà, come potete ben capire, preoccuparsi sicuramente di qualcos'altro.
    E l'autonomia del 25 o 30% prevista andrà ad aggiungersi o a sostituire perchè se fosse sostituzione sarebbe l'ennesima guerra tra poveri; e a chi servirebbe? Alla qualità della scuola? Non sicuramente.

    Io mi fermo qui, vi ho portato la mia umile testimonianza di quello che vivo di quello che conosco ma vi assicuro che per quanto riguarda gli ITP si potrebbe andare avanti.
    Basti pensare alle ore di laboratorio tagliate anche per matematica o al Liceo Scientifico Tecnologico, opzione scientifico-informatica, dove si attuerà di fatto l'eliminazione delle ore di laboratorio e di esercitazioni pratiche e Storia dell'Arte dove verranno cancellate le utilissime compresenze con i docenti di laboratorio, ecc. ecc.

    Cito per finire quanto ha detto ad Alassio al convegno "Istituti alberghieri verso la riforma Gelmini" Americo Pilati, presidente regionale e consigliere nazionale federalberghi, (quindi ne una toga rossa, ne un comunista) che ha affermato la necessità di una sempre migliore preparazione e formazione degli studenti degli alberghieri, può essere realizzata soltanto aumentando e non di certo tagliando le ore di laboratorio, lo stesso Pilati ha evidenziato come la riforma approvata è destinata ad affossare definitivamente gli Istituti Alberghieri".

  • 11:25

    Il primo degli interventi in scaletta è quello di Rossella Zamparini, docente dell'IISS J. Von Neumann di Roma.

    Rossella inizia il suo intervento descrivendo la complessità della sua scuola che ha già subito un profondo stravolgimento per il dimensionamento su tre plessi diversi compresi tre indirizzi nel carcere di Rebibbia.
    Già quest'anno con la prima trance di tagli c'è stata una riduzione del 15% del personale ATA e una riduzione significativa anche dei docenti per l'aumento degli alunni per classe (30-31) e la riconduzione delle cattedre a 18 ore. Con i ben noti problemi per le supplenze brevi.
    E poi ci sono stati i tagli delle risorse (-50.000€) che determinano un utilizzo improprio dei contributi delle famiglie.

    Con questo riordino siamo stati "bombardati" da alcune parole chiave che non corrispondono in alcun modo alla realtà. Dov'è la qualità e la modernizzazione? Dov'è la didattica laboratoriale? Dov'è la matematica aumentata in tutte le scuole? Solo a titolo di esempio si può citare l'indirizzo informatica Abacus, nel quale si passa dalle attuali 25 ore di matematica a solo 19, con la totale cancellazione dell'insegnamento di statistica.

    Un paese serio se vuole riorganizzare un sistema analizza l'esistente e sceglie il meglio, non cancella l'esistente per sostituirlo con altro che nulla ha a che vedere con le sperimentazioni in atto.

    In Francia il 50% delle risorse destinate alle scuole deve essere utilizzata per la formazione del personale: ma quello è un altro paese.

    "Noi docenti delle superiori - prosegue la Zamparini - forse abbiamo sottovalutato questo riordino e, a differenza che nella scuola primaria, non abbiamo coinvolto i genitori".

    Conclude il suo intervento con un impegno e un invito: "ora dobbiamo allearci, se stiamo insieme la nostra battaglia potrà dare dei risultati".

  • 11:20

    Camilla Bernabei ringrazia i responsabili delle associazioni professionali e rappresentanti dei partiti dell'opposizione presenti in sala: Gigliola Corduas, FNISM, Elena Fazi, UCIIM, Angela Nava, CGD, Simonetta Fasoli, MCE, Sofia Toselli, CIDI, Luca De Zolt, Rete degli Studenti, Ferdinando Pino, segreteria nazionale Legambiente Scuola e Formazione, Giovanni Bachelet, presidente del Forum istruzione del PD, Francesca Puglisi, responsabile nazionale segreteria nazionale PD, Maurizio Zipponi, IdV, Loredana Fraleone, PRC, Piergiorgio Bergonzi, PDCI, Simonetta Salacone, Sinistra e Libertà.

  • 10:45

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    Dopo l'approvazione, in seconda lettura, dei Regolamenti sulla scuola secondaria superiore da parte del Consiglio dei ministri del 4 febbraio, la situazione di confusione, smarrimento e disagio è persino aumentata.

    Circolavano, infatti, voci rassicuranti sul superamento almeno delle storture più macroscopiche (Ministro ed Amministrazione si erano più volte pronunciati in tal senso) e molti, fra cui alcune sigle sindacali, avevano creduto in quella che si è ora rivelata una "pia" illusione.

    L'esigenza di continuare il confronto con la scuola reale, ci ha spinto a convocare per oggi questa assemblea nazionale. La parola passa ai dirigenti scolastici, ai docenti, ai genitori, agli studenti, che porteranno le loro esperienze e le confronteranno con le idee, le critiche e le proposte che la FLC Cgil ha presentato in questi mesi all'amministrazione.

    Iniziano i lavori con la presentazione dell'iniziativa da parte di Camilla Bernabei, centro nazionale FLC Cgil, che passa la parola a Maria Brigida, segretaria nazionale FLC Cgil, per l'intervento introduttivo. Scarica il testo integrale.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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