Tutto sulle nostre spalle, manifestazione nazionale

  • 15:55

    Epifani, di Pomigliano ne parliamo lunedì, oggi parliamo di manovra, di sviluppo e occupazione.

    “Di Pomigliano ne parliamo lunedì” queste le parole del leader della CGIL, Guglielmo Epifani, a margine della manifestazione contro la manovra. Epifani non vuole commentare l'accordo separato sullo stabilimento campano senza la FIOM, e afferma che dell'argomento “se ne parlerà lunedì quando ci sarà la riunione della CGIL e le proposte su Pomigliano'', oggi conclude “parliamo di manovra, di sviluppo e occupazione”.

  • 15:50

    Unione degli studenti e Link in corteo con la CGIL

    UdS e LINK pur ritenendo necessaria una manovra correttiva dei conti pubblici criticano aspramente “la volontà di colpire gli anelli deboli della società come studenti, lavoratori dipendenti, precari e pensionati” e sostengono la campagna Sbilanciamoci!,che ha elaborato una contromanovra “incentrata sull’investimento in istruzione, ricerca, economia verde, e difesa del lavoro recuperando soldi dalle spese militari, dalla tassazione delle rendite, dei grandi patrimoni e delle transazioni finanziarie”.

  • 15:43

    Il corteo arriva a Trinità dei Monti

    “Pagano sempre i più deboli, la manovra penalizza i giovani che non avranno la possibilità di avere un contratto di lavoro o di fare carriera. La CGIL dice no a tutto questo e invita i lavoratori a non abbassare la testa di fronte ai tagli del governo”, con queste parole d'ordine la testa del corteo è arrivata a Trinità dei Monti. Piazza della Repubblica è ancora piena di manifestanti che attendono di potersi muovere verso Piazza del Popolo.

  • 15:35

    L'afa di Roma non ferma i manifestanti

    Sotto un caldo afoso il corteo si sta snodando lentamente per le vie di Roma. La testa è ora in via Sistina, mentre la coda è ancora ferma a Piazza della Repubblica.

    Una banda di fiati e percussioni con Pulcinella e Pazzariello venuti da Napoli attirano l'attenzione dei passanti. La manifestazione è promossa da FLC e FP ma è molto forte il clima confederale perché le delegazioni si confondono tra loro.

    Il primo striscione dalla FLC porta la scritta “Investire in conoscenza per il futuro del Paese” mentre da Caserta sono venuti a Roma con delle magliette nere con su disegnata la forbice che taglia la parola “conoscenza” e subito sotto la scritta “Campania terra di camorra”; la parola “camorra” si sovrappone alla parola “lavoro”.

    Altri slogan: NO tagli, No bavagli, Berlusconi non fare il furbino senza la ricerca avresti il parrucchino e molti altri contro il Ministro Brunetta che definisce i dipendenti pubblici “fannulloni”.

    Lo speaker guarda il corteo e dice: “Questa è via del Fiume rosso, un fiume di bandiere, di stendardi, di striscioni, un fiume di passione civile e di lotte per i diritti di tutti. Per il diritto all'istruzione, per la sanità, per una vecchiaia dignitosa, per una vita non precaria per i giovani. Via del Fiume rosso - dice lo speaker - dove nessuno è straniero. E noi siamo qui per la scuola di tutti, senza nessun tetto, perchè i diritti non sopportano tetti, hanno invece fondamenta solide e forti nella nostra Costituzione".

  • 15:30

    SILP CGIL, in piazza contro manovra e contro ddl intercettazione

    In corteo anche i lavoratori del sindacato di polizia della CGIL che manifestano la loro contrarietà alla manovra del Governo. In particolare si legge in un documento distribuito dal SILP CGIL. Il sindacato di polizia denuncia il taglio di 660 milioni di euro alle forze di polizia che si somma al miliardo di euro già tolto con la manovra finanziaria del 2008. Inoltre il SILP CGIL protesta anche contro il ddl intercettazione che porterà dicono meno legalità e meno diritto all'informazione

  • 15:20

    Nel corteo il Segretario Generale CGIL Guglielmo Epifani

    La testa del corteo è giunta a piazza Barberini e si sta dirigendo a Piazza del Popolo, la coda invece è ancora a Piazza della Repubblica, dove si stanno ancora concentrando i manifestanti provenienti dalla Stazione Termini e dalle fermate metropolitane circostanti. Al corteo si è appena aggiunto il Segretario Generale della CGIL Guglielmo Epifani. Da Piazza Barberini guardando il corteo si vede un unico fiume di bandiere rosse e palloncini colorati della FLC e della FP.

  • 15:10

    La testa del corteo in via Barberini

    La testa del corteo è ora in via Barberini, dal furgoncino vengono elencati uno ad uno i tagli previsti dalla manovra del Governo.

    Poco dietro la banda musicale di Acerra, guidata da un lavoratore vestito da pulcinella, sta suonando canzoni tipiche della tradizione partenopea, spingendo i manifestanti in danze.

  • 15:00

    Si avvia la manifestazione

    Il corteo comincia a muoversi dietro lo striscione di apertura “Contro la manovra ingiusta e dannosa del Governo Berlusconi”. Seguono gli striscioni nazionali della Federazione Lavoratori della Conoscenza e della Funzione Pubblica, accompagnati dagli immancabili palloni e dalle delegazioni provenienti da tutte le regioni e dalle Camere del Lavoro territoriali.

    Nel frattempo, nella piazza continua l'afflusso dei manifestanti tra cui notiamo, la delegazione del SILP, il Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia della CGIL.

    Caldo ma non troppo. Nel corteo in movimento si respira la voglia di esserci e di farsi sentire di rompere la cappa sotto la quale il Governo e la sua maggioranza vorrebbe tenere i lavoratori, le donne gli studenti, tutti noi. Tutto sulle nostre spalle! Una cappa opprimente che toglie respiro ai giovani e al Paese tutto. Ma ecco che arriva la banda di Acerra. Si infila subito dopo la testa del corteo. Ed è una sferzata di energia canti allegria e gioia.

    Dai manifestanti partono i primi slogan, come di consueto all'insegna della fantasia:

    I vostri tagli alla cultura, prove tecniche di dittatura.

    Se la risposta è Berlusconi, allora la risposta e sbagliata.

    Più servizi ai contribuenti, più salario e contratto ai dipendenti.

  • 14:55

    FILLEA CGIL, le nostre bandiere listate a lutto per dire “basta alla strage nei cantieri”

    Lo spezzone degli edili sventola oggi bandiere listate a lutto per dire “basta alla strage senza fine che continua a consumarsi nei cantieri”.

    "Solo ieri tre le vittime, due nel Lazio ed uno in Sicilia, tredici in tutto dal 1 giugno, cui si aggiungono decine di infortuni, molti dei quali gravi e gravissimi" afferma il Segretario generale della FILLEA CGIL Walter Schiavella, che accusa il Governo di "togliere ossigeno all’azione di contrasto che svolgono gli ispettori del lavoro, delle ASL e di tutti gli altri organi di controllo, spuntando le armi di un sistema che oggi, pur con grandi limiti di risorse e uomini, tenta di fare la propria parte per individuare e colpire le irregolarità, il lavoro nero, l'elusione delle norme sulla sicurezza" mentre al contrario servirebbe "alzare l'asticella dei controlli e rafforzare l'azione di contrasto, perchè è soprattutto in un momento di crisi che nell'edilizia crescono irregolarità ed illegalità, che vuol dire non solo lavoro nero, grigio e caporalato ma anche abbassamento dei diritti, della qualità del lavoro e della sicurezza”.

    Per Schiavella “ridurre il personale ispettivo con il blocco del turn over, impedire l’utilizzo dei mezzi propri per le ispezioni, esonerare i datori di lavoro dal denunciare alle autorità di pubblica sicurezza gli infortuni vuole dire solo una cosa: mettere le catene alla lotta contro l’irregolarità nei cantieri”.

  • 14:50

    Pantaleo (FLC), il governo ammazza la conoscenza e la ricerca

    “Siamo in piazza oggi per protestare contro la politica sociale ed economica del governo, che sta ammazzando la conoscenza e la ricerca anche attraverso la chiusura di enti importanti. É un attacco senza precedenti che ha l'unico effetto di produrre meno diritti e meno conoscenza. Chiediamo oggi di cambiare questa manovra iniqua”. Così il Segretario Generale della FLC CGIL Domenico Pantaleo dal concentramento in piazza della Repubblica.

Torna l’appuntamento in cui le lavoratrici
e i lavoratori di scuola, università, ricerca
e AFAM possono far sentire la loro voce.

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