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Si smantellano le eccellenze e si premiano gli speculatori

I primi ad arrivare a piazza del Popolo già prima delle 10 sono stati alcuni ricercatori dell'Insean, uno degli enti di ricerca colpiti dalla manovra tremontiana. L'Insean si occupa di ricerca nel campo della navigazione, in termini di sicurezza, innovazione e impatto ambientale, ha 140 dipendenti, di cui 20 precari, gestisce importanti progetti anche con partner internazionali. L'ente ha impianti per un valore di oltre 200 milioni di euro con una ricaduta di valore inestimabile in termini di know how. Lo scioglimento dell'Insean porta a un risparmio irrisorio di 127 mila euro.

I ricercatori e gli altri operatori dell'Insean sono oggi in piazza perché lo smembramento deciso dal Governo non solo porta risparmi irrisori ma disperde un patrimonio di conoscenze e di professionalità di altissimo livello.

Riformare e razionalizzare gli enti di ricerca è possibile, ma deve avvenire all'interno di un progetto, proprio quello che manca a questa manovra improvvisata.

In piazza arrivano anche ricercatori dell'Isfol, dell'Isae, dell'Ispesl, anche essi colpiti dalla manovra del Governo, e ricercatori di tantissimi altri enti che alzano uno striscione “sopprimere la ricerca spegne il futuro”.

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