Approvata la Legge di stabilità: per i comparti della conoscenza qualche miglioramento ma si confermano i tagli
A parte il piano di assunzioni nella scuola (solo docenti) si confermano i tagli e il blocco dei contratti pubblici. L’ennesima operazione sulla mobilità dei dipendenti pubblici mette a rischio il turn over per i prossimi due anni.
La Legge di stabilità 2015 approvata in via definitiva il 23 dicembre 2014 non apporta sostanziali novità rispetto al testo di ingresso che abbiamo già avuto modo di commentare. Segnaliamo di seguito i principali cambiamenti. Nei prossimi giorni un commento più completo e dettagliato con le ricadute sui comparti della conoscenza.
Legge 190/14 (prima e seconda parte)
Legge 191/14 (bilancio di previsione dello Stato)
Scuola
A parte le immissioni in ruolo che dovranno essere seguite attentamente nella fase applicativa affinché tutto il personale avente diritto sia inserito nelle graduatorie di merito, sostanzialmente vengono confermati i tagli:
- al personale assistente amministrativo (2.020 unità organiche)
- ai distacchi del personale a beneficio delle associazioni
- ai distacchi ai coordinatori di educazione fisica.
Confermata anche la grave misura dell’eliminazione degli esoneri e semiesoneri ai docenti vicari.
Una nuova formulazione relativa agli esami di maturità non elimina, nonostante le rassicurazioni, il pericolo di ricostituire (era Moratti) commissioni a composizione interamente interna.
Censurabile altresì è la misura che prevede di non chiamare i supplenti dei docenti fin dal primo giorno.
Gravissima anche la riconferma del provvedimento che renderà più difficile la sostituzione del personale assente collaboratore scolastico e assistente amministrativo; mentre non si prevede neppure la possibilità di sostituire gli assistenti tecnici assenti.
Ricerca
Sono stanziati 10 milioni di euro per l'INVALSI in mancanza dei quali l'istituto avrebbe incontrato serie difficoltà nello svolgimento delle attività che si sarebbero scaricate come sempre sui precari
Sono stanziati 30 milioni di euro per lo svolgimento dei progetti strategici dell'ASI (Agenzia spaziale italiana).
Sono stanziati 30 milioni di euro per gli anni 2015- 2017 a favore dell'INAF Istituto nazionale di astrofisica) per sostenere alcuni specifici progetti di ricerca in partenariato con imprese ad alta tecnologia
Si conferma per l'accorpamento dell'INEA nel CRA la norma come approvata nel primo passaggio alla camera. Il taglio del 10% rimane sulle spese di gestione e non sul personale.
Si confermano le altre norme già previste nel testo in entrata compresa la riduzione dalle spese dei ministeri che si scarica sugli enti pubblici di ricerca vigilati così come quelle al fondo degli enti MIUR
Università
Viene modificata la norma che aboliva il vincolo all'assunzione di un ricercatore in tenure track (cioè stabilizzabile nella posizione di associato al termine del triennio previa valutazione) per ogni ordinario reclutato. Si introduce una disciplina transitoria nel triennio 2015-2017 per la quale il numero di contratti triennali non può essere inferiore alla metà dei professori di prima fascia reclutati nello stesso periodo.
Si introduce un fondo di 5 milioni di euro specifico per il reclutamento di questa tipologia di ricercatori
Si conferma l'incremento di 150 milioni di euro sull'FFO ma destinato alla quota premiale così come la riduzione delle risorse destinate a beni e servizi e le altre norme già previste dal testo in entrata
Rispetto alle nostre richieste si registrano solo timidissimi segnali di cambiamento delle sciagurate politiche adottate fino ad ora.
Afam
Finalmente si dispone lo stanziamento delle risorse minime per gli istituti superiori di studi musicali (ex pareggiati) 5 milioni di euro e un milione di euro per le accademie di belle arti non statali.
Si confermano le altre norme già previste nel testo in entrata.
Mobilità del personale delle provincie e delle città metropolitane e proroga dei contratti a termine in tutta la pubblica amministrazione fino al 2018
La riduzione delle risorse per provincie e città metropolitane avrà un effetto su tutta la pubblica amministrazione in quanto il personale dovrà essere ricollocato principalmente nelle regioni e nei comuni ma poi in tutte le amministrazioni dello stato previa ricognizione delle posizioni disponibili e delle risorse assunzionali. È evidente il rischio che questa previsione produca un effetto a cascata bloccando le residue possibilità di reclutamento nei settori della conoscenza per il personale amministrativo. Infatti, si dispone espressamente che il Dipartimento della funzione pubblica dovrà avviare una ricognizione, presso le amministrazioni dello Stato comprese le università con esclusione del personale non amministrativo dei comparti tra gli altri scuola, AFAM ed enti di ricerca, dei posti da destinare alla ricollocazione del personale delle province. Nelle more della ricognizione le amministrazioni non potranno effettuare assunzioni. Sarebbero fatti salvi i posti destinati nella programmazione alle assunzioni di vincitori concorso in graduatorie validate alla data di entrata in vigore della legge.
Di conseguenza, potremmo dire, sono prorogati al 2018 i termini previsti dalla legge 101/2013 relativamente alla possibilità di bandire procedure concorsuali riservate per i precari a tempo determinato con anzianità triennale e conseguentemente anche del termine dei contratti.
Non manca naturalmente il blocco dei contratti collettivi per il 2015 anche se i dovrebbe avviare (la norma è sufficientemente contorta) lo sblocco parziale della contrattazione integrativa e delle progressioni economiche e di carriera del personale contrattualizzato.