Assestamento di bilancio 2019: le ricadute sul MIUR
Si tratta di una vera e propria manovra correttiva da 7,6 miliardi di euro.
Il Senato ha approvato il Disegno di Legge di assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera.
L’assestamento di bilancio consente un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto l’anno precedente. Quindi sono eventualmente aggiornate le stime delle entrate, adeguate le spese per esigenze sopravvenute, determinate le autorizzazioni di pagamento alla luce dei residui accertati in sede di rendiconto dell’esercizio precedente.
Il ddl di assestamento per il 2019 assume le caratteristiche di una vera e propria manovra correttiva. In particolare esso rientra nel complesso negoziato che si è svolto nelle scorse settimane tra il governo italiano e la Commissione Europea sul rispetto della regola del debito pubblico del Patto di stabilità e crescita.
Il governo italiano con una lettera trasmessa lo scorso 2 luglio ha garantito di adottare con la legge di assestamento una serie di misure che comporteranno una correzione del saldo di bilancio pari a 7,6 miliardi di euro (0,42% del PIL) in termini nominali, corrispondente a 8,2 miliardi di euro (0,45% del PIL) in termini strutturali. Tale correzione è determinata, da un lato, dall’aumento delle entrate pari a 6,2 miliardi di euro (2,9 miliardi di maggiori entrate fiscali, 2,7 miliardi di euro di maggiori dividendi dalla Banca d'Italia e dalla Cassa Depositi, maggiori contributi per 0,6 miliardi) e, dall’altro, dai risparmi attesi per il 2019 determinati dal minor utilizzo delle risorse finalizzate al reddito di cittadinanza e al trattamento di pensione anticipata "quota 100". Poiché questi risparmi non sono ancora effettivamente quantificabili, il Governo, con il decreto legge 61/19, ha disposto l'accantonamento di un importo pari a 1,5 miliardi di euro delle dotazioni di bilancio in termini di competenza e cassa. Per effetto di tali misure, l'indebitamento netto nominale per il 2019 è stimato al 2,04% del PIL, che la Commissione Europea ha considerato sufficiente, in questa fase, per non attivare la procedura di infrazione per mancata osservanza della regola del debito pubblico del 2018.
Per il MIUR l’assestamento complessivamente comporta una riduzione delle risorse in termini di competenza pari a € 28.688.272 ed un aumento in termini di cassa pari a € 131.311.728. Le variazioni della legge di assestamento si aggiungono alle variazioni fatte nei mesi scorsi per atto amministrativo o per attuazione di provvedimenti legislativi o da norme di carattere generale.
In questa tabella la sintesi delle variazioni al bilancio 2019
Previsioni iniziali 2019 |
Variazioni per Atto amministrativo |
Variazioni per provvedimenti |
Variazioni DDL assestamento |
Totale variazioni |
Assestamento | |
A | B | C | D | E=B+C+D | F=A+E | |
Competenza | 59.523.653.826 | 217.997.131 | -28.688.272 | 189.308.859 | 59.712.962.685 | |
Cassa | 60.427.842.636 | 293.548.247 | 281.661.890 | 131.311.728 | 706.521.865 | 61.134.364.501 |
Le variazioni per atto amministrativo sono state fatte per integrazione delle dotazioni di cassa dei capitoli deficitari, con storno dall'apposito Fondo di riserva (cap. 3002/MEF). La gran parte delle variazioni per provvedimenti legislativi sono stati determinate dal Riparto del fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese (180 milioni di euro in termini cassa e competenza) e dalla ripartizione delle scelte per la devoluzione del cinque per mille (oltre 63 milioni di euro in termini di cassa).
Di seguito alcuni degli interventi più significativi previsti dal DDL di assestamento del bilancio 2019 relativi al MIUR
- Per il 2019 viene istituto uno specifico fondo per l’erogazione dell’indennità per il DSGA che copra posti comuni a più istituzioni. Il Fondo è pari a € 5.174.040 e le risorse sono rivenienti dalla riduzione del fondo di funzionamento delle scuole del primo ciclo e del fondo di funzionamento delle scuole di II grado.
- È prevista una riduzione di oltre 14 milioni di euro del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche del I ciclo (una parte come già detto è destinato al fondo DSGA, vedi punto precedente)
- È prevista una riduzione di 8 milioni di euro delle risorse destinate alla carta del docente
- È prevista una riduzione di 5 milioni di euro (su 13,5) delle risorse per le procedure di reclutamento del personale docente
- È prevista una Riduzione di 16 milioni di euro del Fondo di Funzionamento Ordinario delle università. Le risorse sono trasportate al nuovo capitolo dedicato alle spese per la fornitura dei servizi ICT.
Da segnalare che con atti amministrativi precedenti erano stati previsti
- Una riduzione di oltre 60 milioni di euro delle spese per supplenze brevi della scuola dell’infanzia, spostate al corrispondente capitolo della scuola secondaria di I grado
- L’aumento di 25 milioni di euro del fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca afferenti al MIUR.
Infine sono confermate le procedure di calcolo della proiezione triennale delle spese di personale per i posti di sostegno in deroga e per l’organico di fatto della scuola che prevedono l’azzeramento al terzo anno delle relative spese.