Emergenza coronavirus COVID-19: approvato il DPCM del 14 gennaio 2021. Le novità
Nel provvedimento le disposizioni relative alla ripartenza delle attività in presenza nelle scuole secondarie di secondo grado. Riprendono gradualmente le procedure concorsuali in presenza.
Alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica, del carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dell’incremento dei casi sul territorio nazionale, è stato pubblicato il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2021.
Cosa prevede il DPCM
Il provvedimento conferma gran parte delle misure già in essere per la prevenzione e il contenimento del contagio, quali l’obbligo di distanziamento e di utilizzo delle mascherine in ambienti chiusi e all’aperto, le limitazioni ad attività e servizi nonché agli spostamenti nelle fasce orarie notturne e territoriali, interregionali o intercomunali, in base allo scenario epidemiologico e al livello di rischio individuato.
Le novità per i nostri settori
Per quanto riguarda i settori della conoscenza, il decreto prevede, da parte delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, l’adozione di forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, in modo che a decorrere dal 18 gennaio 2021, almeno al 50 per cento e fino a un massimo del 75 per cento delle studentesse e degli studenti sia garantita l’attività didattica in presenza. La restante parte dell’attività sarà svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza, ferme restando le deroghe previste per l’utilizzo dei laboratori e i progetti di inclusione che coinvolgono gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Nei servizi educativi per l’infanzia, nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione, l’attività continuerà a svolgersi integralmente in presenza. È confermato l’obbligo di mascherine per tutti gli operatori e gli alunni, ad eccezione delle bambine e i bambini di età inferiore a 6 anni.
Vengono richiamate le soluzioni organizzative, relative agli orari di inizio e fine delle lezioni e ai servizi di trasporto pubblico, stabilite dai Tavoli di coordinamento costituiti presso ciascuna provincia e presieduti dai Prefetti. Nel caso in cui i “Tavoli prefettizi” non siano pervenuti in tempo utile alla redazione di un documento operativo che impegni le amministrazioni interessate ad adottare le misure di rispettiva competenza, il Presidente della Regione adotterà una o più ordinanze, con efficacia limitata all’ ambito provinciale di pertinenza, volte a garantire l’applicazione delle misure organizzative necessarie alla frequenza scolastica secondo gli obiettivi stabiliti dal decreto. È prerogativa delle scuole modulare opportunamente il piano di lavoro del personale ATA, gli orari delle attività didattiche per docenti e studenti, nonché degli uffici amministrativi.
Tali misure sono valide ad eccezione delle aree caratterizzate da uno scenario di “massima gravità e da un livello di rischio alto”, le cosiddette zone rosse, dove le modalità a distanza, ad eccezione delle attività di laboratorio e dei progetti di inclusione, verranno adottate per tutti gli alunni a partire dalla classe seconda della scuola secondaria di primo grado.
Su tutto il territorio nazionale le riunioni degli organi collegiali si svolgeranno solo in modalità a distanza, restano sospesi i viaggi di istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate, “fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.
Sarà possibile lo svolgimento in presenza delle prove concorsuali selettive, con un numero di candidati non superiore a 30 per ciascuna sessione o sede di prova. Saranno quindi ricalendarizzate le prove del concorso straordinario per la secondaria di I e II grado interrotte a novembre e si darà gradualmente avvio allo svolgimento delle altre procedure concorsuali
Il decreto è in vigore fino alla data del 5 marzo 2021.