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Concluso il XIII Vertice Internazionale di Washington: la FLC CGIL nella delegazione italiana

FLC CGIL e Ministero compongono insieme la rappresentanza del nostro Paese ai lavori internazionali per la difesa e la valorizzazione dei docenti e dei sistemi d’istruzione.

02/05/2023
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Il vertice mondiale sulla professione docente ISTP 2023 che si è tenuto dal 25 al 27 aprile a Washington DC, si è concluso dopo due giorni molto intensi di confronto tra i Ministri e i Sindacati di 22 Paesi. Erano presenti infatti Australia, Austria, Canada, Cina, Costa Rica, Repubblica Ceca, Finlandia, Germania, Islanda, Italia, Lituania, Olanda, Nuova Zelanda, Portogallo, Singapore, Slovenia, Sudafrica, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e Stati Uniti d’America, che era il Paese e il Governo che ospitava il Summit dal titolo “In bilico verso il futuro: insegnamento trasformativo per l’impegno globale, sostenibilità e accesso digitale”.

Il vertice, proprio per ottenere una ‘reale’ efficacia oltre al confronto politico e sindacale, prevede la presenza obbligatoria nelle delegazioni nazionali del Ministro dell’Istruzione e di due leader sindacali di organizzazioni nazionali riconosciute, pena l’impossibilità assoluta di comporre la delegazione nazionale. E sempre con lo stesso obiettivo, nelle sessioni di lavoro tematico congiunte le delegazioni intervengono con entrambe le voci, sia quella governativa che quella sindacale. Alla fine di queste sessioni, ma ovviamente dopo numerosi confronti informali che si sono articolati durante i giorni del vertice, le delegazioni hanno un’ora precisa di riunione, in un luogo riservato, per accordarsi e produrre una dichiarazione congiunta con obbiettivi comuni per il prossimo anno, fino al prossimo vertice che nel 2024 sarà organizzato a Singapore. Scaduto il tempo, ogni delegazione, in ordine alfabetico per Paese, deve presentare pubblicamente la propria dichiarazione in 90 secondi.

Il Ministro e i Sindacati presenti per l’Italia hanno stilato, con fatica e impegno, la seguente dichiarazione d’impegno comune:

Ci impegniamo a:

  • valorizzare la professione di insegnante e ripristinare la leadership e il prestigio degli insegnanti
  • diffondere nella scuola i valori costituzionali che tutelano i valori della libertà e della democrazia
  • aumentare l’uso delle nuove tecnologie nell’educazione, nella consapevolezza dell’insostituibile ruolo centrale degli insegnanti.

Le giornate di lavoro hanno previsto importanti sessioni di confronto. Riportiamo di seguito le traduzioni in italiano degli interventi pronunciati da Claudio Franchi, in rappresentanza della FLC CGIL, durante le sessioni tematiche.

25 aprile 2023

“L’istruzione da sempre usa gli strumenti tecnologici. Noi apprendiamo a usarli, noi li usiamo per insegnare. E tutte le volte, durante la storia, quando ci sono state innovazioni tecnologiche la gente ha avuto paura.
Paura che queste innovazioni cambiassero il mondo che conoscevano.
Come dicevamo ieri, noi non abbiamo paura, non abbiamo avuto paura delle tavolette di cera, dei libri, dei computer.
Oggi non abbiamo paura dell’Intelligenza Artificiale e di Chat GPT 5.
Ma noi vogliamo essere parte del processo, noi vogliamo governare le tecnologie che non sono neutre, mai.
Proprio per questo, nonostante quello che dicono le imprese private, cercando di difendere il proprio diritto segreto economico noi chiediamo, noi esigiamo che il cuore di questi software sia un cuore pubblico.
Noi esigiamo che l’algoritmo, il cuore stesso delle intelligenze artificiali e delle reti neurali sia pubblico e condiviso con i governi e con i sindacati.
Questo è il dialogo sociale in un mondo digitale.
Questa è l’unica condizione perché questa tecnologia sia implementata nei nostri sistemi dell’Istruzione: noi parliamo di condivisione, di collaborazione, noi possiamo parlare di libertà, dignità o autonomia.
Poi parleremo del valore pedagogico e del pensiero critico e di come supereremo il digital divide.
Ma in questo momento cruciale, noi dobbiamo essere parte del processo di costruzione, e non c’è privato che tenga. Nessuna rassicurazione sarà mai abbastanza per noi, noi vogliamo essere in prima linea per evitare ogni forma di ingiustizia e discriminazione.
Il cuore dell’Intelligenza artificiale, l’algoritmo, così come l’istruzione, deve essere pubblico.
A qualsiasi costo.”

26 aprile 2023

“Ringrazio il Segretario Cardona e soprattutto ringrazio Education International e OECD per avere negli anni creato e difeso questo spazio di lavoro comune tra le grandi organizzazioni internazionali e i Ministri e Sindacati nazionali dell’Istruzione. Per aver dato a tutti noi la possibilità di iniziare e continuare a cercare di lavorare insieme. E permettetemi di ringraziare anche il nostro Ministro perché questa è la prima volta che l’Italia riesce a partecipare a questo vertice. Nonostante le nostre differenze, spesso profonde, questa delegazione è la prova che una volontà comune può cambiare molto, moltissimo.
Un solo punto mi sento di sottolineare.
Quello che per noi è fondamentale è ricordare sempre il senso dell’istruzione, che per noi è costruire e tramandare valori, sviluppare capacità e conoscenze e permettere a bambine e bambini di diventare donne e uomini, di poter essere i propri sogni, di superare le discriminazioni sociali, le ineguaglianze economiche.
I docenti hanno nei nostri paesi questo compito, difficile, e le Organizzazioni sindacali e i governi hanno il compito di creare le condizioni perché questo accada e di immaginare e costruire un futuro insieme.
Noi non abbiamo paura delle sfide globali, sappiamo che i finanziamenti per l’istruzione non sono una spesa ma un investimento, sappiamo organizzare e sappiamo come sognare per seguire vertute e canoscenza, come una volta disse Dante”.

La FLC CGIL prosegue il proprio impegno per la valorizzazione del ruolo dell’istruzione e della ricerca, in ogni contesto, dai luoghi di lavoro, alle sedi negoziali decentrate, alla contrattazione nazionale, alle occasioni di confronto comunitarie e internazionali. La coerenza e l’impegno della FLC CGIL, ampiamente riconosciute nei contesti internazionali, ci spingono ad una sempre maggiore responsabilità nel rivendicare un cambiamento non più rinviabile dei modelli socioeconomici, sollecitare investimenti capaci di realizzare la tutela ambientale e l’equilibrio del territorio, sostenendo lo sviluppo di una nuova cittadinanza globale.