Il Parlamento europeo chiede un rafforzamento delle sinergie tra fondi strutturali e Horizon 2020
A rischio il finanziamento di non pochi progetti. L’importante risoluzione votata il 6 luglio scorso
Il Parlamento europeo, con una risoluzione approvata lo scorso 6 luglio, lancia l’allarme: a causa dei vincoli di bilancio imposti a Horizon 2020 vi è il rischio concreto che progetti considerati eccellenti non ricevano fondi. Per questo chiede di sbloccare finanziamenti alternativi, ad esempio concedendo sovvenzioni a titolo dei fondi Strutturali e di investimento europei (Fondi SIE) ai progetti di Horizon 2020 ritenuti eccellenti, con l'aiuto del marchio di eccellenza.
Come è noto la politica di coesione continua a rappresentare, anche per il periodo di programmazione finanziaria 2014-2020, il principale strumento dell'UE per gli investimenti nell'economia reale. Essa interessa tutte le regioni, è finalizzata ad avvicinare all'UE i suoi cittadini, e costituisce nel contempo un'espressione della solidarietà europea. La realizzazione della politica di coesione si basa fondamentalmente su cinque fondi SIE:
- il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
- il Fondo sociale europeo (FSE)
- il Fondo di coesione (FC)
- il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
- il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
Tali fondi fanno parte dei cosiddetti “finanziamenti indiretti” il cui budget viene speso attraverso un sistema di responsabilità condivisa tra la Commissione europea e le autorità degli Stati membri. Ciò significa che programmi operativi sono gestiti dalle autorità nazionali (ad es. il PON “Per la scuola”, il PON “Ricerca e innovazione”, ecc.) ma finanziati dalla Commissione europea.
Le riforma della politica di coesione per il periodo 2014-2020
- ha introdotto un numero limitato di obiettivi e priorità, creando una convergenza o concentrazione tematica
- ha potenziato le sinergie sia tra i cinque fondi, che con altri programmi e iniziative pertinenti (ad esempio Horizon 2020, il programma per il cambiamento e l'innovazione sociale, COSME, LIFE, il meccanismo per collegare l'Europa, Erasmus+ e NER 300).
Horizon 2020 riunisce in un unico programma tutti gli investimenti dell'Unione europea per la Ricerca e l'Innovazione e sostituisce i seguenti programmi del periodo 2007-2013:
- Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (VIIPQ di RST)
- Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP)
- Istituto Europeo di Innovazione Tecnologica (IET).
Le risorse finanziarie di Horizon 2020 rientrano nei cosiddetti “fondi diretti” gestiti dalla diverse Direzioni generali della Commissione europea (ricerca, istruzione, ambiente, trasporti, etc.) o da Agenzie da essa delegate.
Nell’ambito sia dei Fondi SIE che di Horizon 2020 sono già previste sinergie nell’utilizzo delle risorse. In particolare Horizon 2020 può individuare potenziali centri di eccellenza nelle regioni meno sviluppate, offrendo, nel contempo, consulenza e sostegno, mentre i fondi strutturali dell’UE possono essere sfruttati per ammodernare infrastrutture e attrezzature.
La scarsità di risorse all’interno di Horizon 2020 rende parzialmente non attuabile quanto previsto. Per questo il Parlamento Europeo “sottolinea la necessità di assicurare la piena coerenza e le sinergie fra tutti gli strumenti dell'UE, al fine di conseguire gli obiettivi generali della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ed evitare sovrapposizioni o contraddizioni tra di loro o tra i diversi livelli di attuazione strategica, integrando al contempo i fondi e i programmi nazionali e regionali”.
Conseguentemente il Parlamento chiede alla Commissione Europea che
- le sinergie con le altre politiche e gli altri strumenti siano ulteriormente rafforzate per ottenere il massimo impatto dagli investimenti;
- sia adottata una comunicazione al riguardo, in particolare sulle sinergie tra Horizon 2020 e le iniziative e i programmi di specializzazione intelligente (RIS3),
- siano predisposti inviti coordinati a presentare proposte allo scopo di agevolare l'accesso ai finanziamenti plurifondo.
Il parlamento europeo, infine, ribadisce come non sia più rinviabile l’istituzione del “Consiglio europeo per l'innovazione” ai fini di un migliore coordinamento delle iniziative nel settore dell'innovazione all'interno dell'Unione europea.