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I quattro referendum: ecco di cosa si occupano

Il 12 e 13 giugno 2011 italiani alle urne. Quattro SI per fermare la privatizzazione dell'acqua, per impedire a chi ci governa di essere al di sopra la legge, per ricacciare indietro il nucleare nel nostro Paese.

19/05/2011
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I due referendum sull'acqua.
Il Governo, con alcune leggi, ha stabilito che le aziende pubbliche dismettano buona parte del loro capitale per la gestione dell'acqua e favoriscano l'intervento dei privati. Questo significa la privatizzazione dell'acqua, l'aumento incontrollato delle tariffe, l'affidamento di un bene comune come l'acqua a dei privati. Il servizio dell'acqua sarà gestito secondo interessi privati e non secondo le necessità dei cittadini. Chi vuole che queste norme vengano abolite deve votare SI ai 2 referendum. Il voto cancella le leggi e le aziende pubbliche continueranno a svolgere il loro compito.

Se vincesse il NO o i cittadini non votassero in massa ci sarebbe il serio rischio di vedere "privatizzata" la gestione di un bene primario per la sopravvivenza, e tutto ciò che comporta in termini di costi per i consumatori e di effettiva qualità del servizio.

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Il terzo referendum sul legittimo impedimento.
Il terzo quesito riguarda l'eliminazione della legge del 2010. Questa legge ammette il legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale. La legge è stata già epurata in parte dalla Consulta poiché è ritenuta parzialmente incostituzionale, ma la completa cancellazione avrebbe una grande importanza perché farebbe sì che tutti i cittadini fossero uguali dinnanzi alla legge, Ministri e Primo ministro compresi.

Se vince il SI e i cittadini vanno a votare, anche chi governa, se compie un atto non legale, viene sottoposto a giudizio.

Il quarto referendum sul nucleare.
Il quarto quesito, particolarmente lungo e articolato, punta ad abrogare la norma, sempre varata dal Governo attuale, per la realizzazione sul territorio nazionale di impianti di produzione nucleare. È il cosiddetto "referendum sul nucleare", tema oggi particolarmente scottante. Proprio per questo il Governo ha in questi giorni differito, ma non cancellata la norma, si è in attesa del parere della Corte di Cassazione. L'intenzione di rimandare ma non abolire la norma è stata anche pubblicamente dichiarata dal Presidente del Consiglio. Se sarai chiamato a votare e se vuoi che questa legge sia abolita devi votare SI al referendum.

Se vincesse il NO o i cittadini non andassero a votare, ci sarebbe un rilancio del nucleare in Italia e verrebbero realizzati nel territorio italiano impianti per questo tipo di produzione.

Per saperne di più

Si ricorda che il referendum è valido se si raggiunge il quorum ovvero se i votanti superano il 50%. Se non si vota si lasciano queste leggi in vigore. Avremo privatizzazione dell'acqua, un Presidente del Consiglio e i Ministri che non dovranno più rispondere alla giustizia dei loro misfatti, impianti per la produzione nucleare nel nostro Paese.