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La FLC ha incontrato il sottosegretario Fioramonti sui temi dell’Università e della Ricerca

Durante l’incontro sono stati consegnati i documenti che analizzano analisi e proposte della FLC CGIL sui principali punti che riguardano le Università e gli Enti di Ricerca a partire dal precariato e dalla carenza di finanziamenti pubblici.

27/07/2018
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La FLC CGIL ha incontrato il 26 luglio 2018 il sottosegretario Fioramonti sui temi dell’Università e della Ricerca. L’incontro, svolto in un clima cordiale, è servito per un primo confronto sullo stato attuale del sistema universitario e della ricerca, sulle sue principali criticità, a partire dal precariato e dalla carenza di finanziamenti pubblici.

Abbiamo quindi illustrato e consegnato i documenti della FLC CGIL inerenti l’Università e gli Enti di Ricerca che in maniera puntuale analizzano le criticità e avanzano proposte.

La scarsità dei finanziamenti, che non vede per ora inversioni di tendenza nell’assegnazione dell’FFO e del FOE, la situazione del personale, ridotto negli organici ormai da troppo tempo, il precariato dilagante e la necessità di utilizzare appieno gli strumenti legislativi attuali per ridurlo, a partire dalla possibilità di portare a termine per tutti gli aventi diritto la stabilizzazione prevista dalla riforma “Madia” negli enti di ricerca per tutti gli aventi diritto e per il personale tecnico amministrativo dell’università , la riforma del pre ruolo nelle università e negli enti di Ricerca, il diritto allo studio, una rivalutazione del ruolo del CUN, la necessità di una legislazione organica e specifica per gli enti di ricerca. Si tratta di insistere sulla strada intrapresa col D.lgs 218/2016 per gli Enti di Ricerca, consentire il diritto alla carriera, al fine di valorizzare il lavoro di ricerca, l’autonomia e la professionalità, per rendere attrattivo il lavoro di ricerca anche nel nostro Paese e dare piena attuazione alla Carta Europea dei Ricercatori. Abbiamo ribadito la necessità di un intervento straordinario per il personale che svolge attività di ricerca e docenza nell’università, con l’adozione di un programma straordinario di reclutamento di almeno 20mila nuove posizioni nel prossimo quadriennio.

Abbiamo chiesto al sottosegretario di farsi parte attiva per sbloccare lo stallo nella convocazione all’ARAN delle commissioni paritetiche previste dal contratto nazionale (lettori, policlinici, personale di ricerca e tecnico amministrativo in primis per l’università, riforma dell’ordinamento per ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi per la ricerca), e di accelerare per quanto di competenza l’emanazione del decreto interministeriale per il superamento negli Atenei dei vincoli sul salario accessorio e per quanto riguarda il decreto sui lettori di madre lingua  che questo rappresenti l’occasione per gettare le basi per una soluzione complessiva dell’annosa vicenda degli ex lettori-cel. Si è poi espressa la convinzione che nonostante l’attuale inammissibilità dichiarata agli emendamenti presentati al DL “dignità” su cui si è lavorato, per il precariato degli enti di ricerca, quello resta attualmente il veicolo normativo su cui insistere per risolvere i problemi normativi e interpretativi emersi nel percorso di stabilizzazione, in particolare per quanto riguarda il limite alla crescita delle risorse per il salario accessorio.

Si è trattato quindi di un primo incontro in cui abbiamo registrato delle convergenze e la disponibilità del sottosegretario a proseguire il confronto sulle questioni che abbiamo illustrato.

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