La missione costituzionale dell’università e gli obiettivi comuni con il sindacato: la risposta di Montanari alla lettera di Sinopoli
Nei giorni scorsi il Segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, aveva inviato al rettore dell’Università per stranieri di Siena una lettera aperta.
Caro Segretario generale, caro Francesco,
ti ringrazio veramente molto, anche a nome di tutta la nostra Università, per la tua lettera aperta, così profondamente vicina allo spirito che ha abitato l’inaugurazione dell’anno accademico che si è tenuta venerdì scorso.
Quello spirito è il senso stesso della missione del nostro Ateneo, che lo Statuto fissa nella «mediazione fra persone con lingue e culture diverse, nell’intento di favorire la civile e pacifica convivenza che nasce dal reciproco riconoscimento e dal vicendevole rispetto», stabilendo che la nostra università è «pertanto impegnata nella diffusione del plurilinguismo e del multiculturalismo».
Le ore che hanno immediatamente seguito la nostra cerimonia si sono purtroppo incaricate di dimostrare quanto sia attuale l’impegno antifascista che fonda la Costituzione della Repubblica, e anima il nostro lavoro scientifico e didattico. Esprimiamo, a nome di tutta la comunità, la nostra affettuosa vicinanza alla CGIL e a tutto il mondo sindacale, che viene colpito dallo squadrismo fascista per colpire il cuore stesso della nostra Costituzione democratica.
Hai ragione: è urgente un confronto che rimetta al centro del discorso pubblico la missione costituzionale dell’università, che non è al servizio di competizione e profitto, ma del pieno sviluppo della persona umana.
Il diritto allo studio, il finanziamento della ricerca, l’indissolubile unità di ricerca e didattica, il ruolo unico della docenza, la parità dei diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’università, l’eliminazione di ogni forma di precariato sono obiettivi comuni: lavoriamoci insieme!
Col saluto più cordiale,
Tomaso Montanari