Morta Baldina Di Vittorio, il cordoglio della FLC CGIL
L’esempio e la passione di Baldina ci guideranno nelle attività per i giovani.
Speriamo di arrivare al cuore ed alla mente di tantissimi giovani, di suscitare in loro la consapevolezza della necessità di svegliare il nostro Paese e l’entusiasmo per farlo riscoprendo i valori che furono il fondamento del pensiero e dell’attività di Giuseppe Di Vittorio.
Con queste parole Baldina Di Vittorio il 26 settembre 2010 inaugurava la sede dell’associazione Casa Di Vittorio a Cerignola.
Il suo esempio e la passione sono state e continueranno ad essere la nostra guida nelle attività che svolgeremo per le giovani generazioni. In questo momento il dolore ed il cordoglio di tutta la nostra comunità sono forti per la scomparsa di Baldina Di Vittorio: un’amica preziosa e una raffinata interprete degli ideali che hanno mosso milioni di persone in tutto il mondo nella lotta politica per l’affermazione della libertà e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
Baldina ha condiviso con il padre, Giuseppe Di Vittorio, alcuni dei momenti più drammatici della storia italiana rischiando perfino la sua giovanissima vita nel cruento assedio della Camera del Lavoro di Bari da parte dei fascisti, difesa dagli operai e dai contadini guidati da Peppino mentre veniva alla luce Vindice, fratello di Baldina.
Fu internata nel campo di concentramento francese di Rieucros insieme ad alcune tra le esponenti di spicco dei partiti antifascisti d’Europa rifugiatesi in Francia per sfuggire alle dittature, diventando una delle protagoniste del movimento politico che costruì le fondamenta dell’Italia repubblicana e dell’Europa democratica. Tutto questo vissuto da lei come ''fatto naturale".
La sua militanza nell’Unione delle Donne Italiane, di cui fu presidente, e nel PCI, di cui fu parlamentare per due legislature, si è sempre svolta nel solco fecondo degli insegnamenti e del pensiero di suo padre e fondatore della CGIL Giuseppe Di Vittorio.
E così anche la decisione di costituire l’associazione, di cui era presidente, nella città natale sua e di Peppino, nella Cerignola che ha offerto un enorme contributo alla costruzione della grande storia del movimento bracciantile.
Baldina Di Vittorio non amava la ribalta, preferiva rimanere in secondo piano e valorizzare le idee piuttosto che le persone. Eppure lei è stata una figura di primissimo piano per tutti quanti, nei 70 anni di vita repubblicana che abbiamo alle spalle, abbiano vissuto con passione e coerenza gli ideali della sinistra.
L'impegno a formare le nuove generazioni e ad educarli ''secondo Costituzione", è sempre stato un suo obiettivo prioritario. Per questo la collaborazione con la FLC CGIL è sempre stata molto preziosa e la sua passione sarà per noi ancora un esempio.
(Foto Baldina Di Vittorio di Mario Dondero)