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PNRR e progetti antidispersione: le FAQ del Ministero dell’Istruzione

Importanti chiarimenti sulle modalità di individuazione del personale, sui costi indiretti, sulla retribuzione delle attività aggiuntive e sui valori target.

21/02/2023
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L’Unità di Missione del Ministero dell’Istruzione con nota 21092 del 20 febbraio 2023 fornisce importanti chiarimenti in merito all’investimento 1.4 “Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nel I e II ciclo della scuola secondaria e alla lotta alla dispersione scolastica” nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.

Ricordiamo che il Ministero dell’Istruzione ha emanato il Decreto Ministeriale 170 del 24 giugno 2022  con il quale ha individuato 3.198 istituzioni scolastiche beneficiarie di finanziamento per la realizzazione di “Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica” per uno stanziamento pari a complessivi 500 milioni di euro.

Successivamente, con nota 60586 del 13 luglio 2022 il Ministro dell’istruzione ha diramato gli “Orientamenti per l’attuazione degli interventi nelle scuole” in relazione all’attuazione delle misure previste decreto ministeriale 170 del 2022.

Inoltre il Ministero dell’Istruzione con la nota 109799 del 30 dicembre 2022 ha trasmesso alle scuole le istruzioni operative corredate dalle Istruzioni operative per la generazione del CUP tramite Template e dalla Guida alla presentazione dei progetti sulla piattaforma “Futura PNRR”.

Da notare che l’UdM, a differenza degli altri ministeri titolari degli interventi del PNRR, non ha elaborato un proprio documento complessivo con il quale definisce il Sistema di Gestione e Controllo, ma sta optando per indicazioni per singoli investimenti o tranche di investimenti. Si tratta di un modo di procedere che testimonia chiaramente le difficoltà di applicazione delle regole generali del PNRR al settore scolastico.

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Di seguito la sintesi dei contenuti più rilevanti delle FAQ del 20 febbraio.

Percorsi formativi di mentoring e orientamento e di potenziamento delle competenze

  • È possibile svolgere i percorsi di mentoring e orientamento e di potenziamento delle competenze anche in orario antimeridiano a condizione purché gli stessi siano tenuti da formatori/tutor al di fuori del loro orario di lezione curricolare. Pertanto, nel caso in cui siano stati incaricati docenti/tutor interni per l’attuazione dei percorsi, gli stessi potranno essere retribuiti solo per le attività prestate al di fuori del loro effettivo orario di servizio, nel rispetto del divieto di “doppio finanziamento”. Per lo svolgimento dei percorsi in orario antimeridiano non può essere riconosciuta la Unità di Costo Standard (UCS) mensa.
  • Non è obbligatorio svolgere tutte le tipologie di Azioni previste dall’avviso (percorsi di mentoring e orientamento, Percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento, percorsi di orientamento con il coinvolgimento delle famiglie, etc.) Soltanto per la tipologia “Percorsi di mentoring e orientamento” è previsto un minimo previsionale di attività pari ad almeno il 30% del contributo complessivo del progetto.
  • È possibile variare il numero delle edizioni dei percorsi formativi inserito in candidatura e rimodulare conseguentemente gli importi complessivi per ciascuna tipologia di percorso, fermo restando i valori minimi e massimi stabiliti dalle Istruzioni operative e la percentuale di almeno il 30% per i percorsi di mentoring e orientamento

Incarichi

  • I docenti tutor esperti del team per la prevenzione della dispersione scolastica devono essere individuati attraverso specifici avvisi, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità ed equità. I docenti/tutor/esperti possono essere sia esterni che interni. Nel caso di docenti/tutor/esperti interni l’individuazione può anche avvenire con deliberazione del Collegio Docenti, sulla base di apposita istanza dei docenti interessati e previa valutazione del curriculum in relazione alle attività da svolgere.
  • Gli incarichi attribuiti al Dirigente Scolastico e al DSGA, in ragione del loro specifico ruolo, non necessitano di procedure di selezione, ma devono essere conferiti e autorizzati nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 53 del D.lgs. n. 165 del 2001.

Costi indiretti

Come è noto le Istruzioni operative specificano che con la quota forfettaria del 40% dei costi indiretti è possibile coprire tutti i costi indiretti sostenuti dalla scuola per l’organizzazione del percorso e l’accesso alla frequenza da parte dei beneficiari. A titolo esemplificativo e non esaustivo, rientrano all’interno della quota forfettaria del 40% i costi indiretti relativi

  • a spese di trasporto degli alunni e studenti partecipanti per l’accesso ai percorsi
  • materiale didattico
  • altri materiali o beni di consumo necessari per lo svolgimento dei percorsi,
  • eventuale noleggio di attrezzature necessarie e funzionali allo svolgimento dei percorsi
  • altri costi di personale
  • attività e/o servizi per il rispetto degli obblighi di pubblicità del PNRR
  • eventuali spese postali, telefoniche e connettività pro-quota
  • attività gestionali di progettazione e tecnico-operative del personale interno coinvolto nella realizzazione del progetto.

Le attività gestionali di progettazione e tecnico-operative possono essere declinate, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nelle seguenti funzioni

  • coordinamento generale del progetto e direzione dei percorsi formativi (es. dirigente scolastico)
  • attività specialistiche di supporto tecnico e organizzativo al RUP (es. DSGA e personale ATA)
  • progettazione didattica e formativa dei percorsi (es. docenti)
  • supporto educativo e/o psico-pedagogico (es. docenti o altre figure specialistiche interne e/o esterne)
  • attività operative strumentali alla gestione dei percorsi formativi (ad esempio, personale per l’attività di segreteria didattica, la registrazione delle presenze e il rilascio degli attestati, personale tecnico e ausiliario per garantire l’apertura della scuola in orario extracurricolare per lo svolgimento specifico dei percorsi e la tenuta e pulizia degli spazi, personale di assistenza per garantire l’inclusione agli studenti con disabilità, etc.).

I costi indiretti non vengono rendicontati a piè di lista come accade per i costi reali, ma sono calcolati in automatico dalla piattaforma per una quota del 40% sulla base del numero di ore effettivamente registrate e certificate a sistema da ciascuna scuola.

Retribuzione delle attività

  • I costi diretti relativi alle UCS sono da intendersi lordo Stato
  • Con l’UCS relativa ai componenti del team per la prevenzione della dispersione scolastica, possono essere retribuiti solo i docenti tutor esperti interni e/o esterni (€ 34,00). Il restante personale non docente interno, eventualmente componente del team, può essere retribuito con la quota dei costi indiretti se essenziale alla realizzazione dei percorsi formativi e del progetto e nei limiti dello stesso importo orario della citata UCS.

Target e indicatori

  • Il valore target è riferito al numero complessivo degli attestati rilasciati alla fine dei percorsi. A tal fine la piattaforma di registrazione delle attività calcola il target sommando il numero di tutti gli attestati rilasciati alla fine dei percorsi.
  • Nel caso di una rete fra scuole, gli studenti appartenenti ad altre scuole che frequentano i percorsi sono calcolati nel valore target
  • I valori target relativi al numero di studenti che accedono alla piattaforma e di studenti o giovani che hanno partecipato ad attività di tutoraggio o corsi di orientamento post diploma coincidono in quanto per lo svolgimento dei percorsi formativi è previsto anche l’utilizzo di una piattaforma digitale di registrazione delle presenze e di accompagnamento alle attività didattiche e formative.
  • Gli indicatori comuni prevedono il riferimento alle fasce di età quali 0-17 anni e 18-29 anni. Tali indicatori sono stabiliti dalla Commissione europea in via generale. In sede di monitoraggio, la scuola compilerà soltanto i campi corrispondenti alle fasce di età degli studenti effettivamente frequentanti, lasciando gli altri campi a zero

Studenti che hanno già interrotto la frequenza scolastica

È possibile coinvolgere nei progetti anche gli studenti che hanno già interrotto la frequenza scolastica. È pertanto fortemente raccomandato attivare specifiche misure, soprattutto da parte del team per la prevenzione della dispersione scolastica, per accompagnare il ritorno a scuola di alunni e studenti che abbiano interrotto la frequenza.

La gestione dell’UCS mensa (€ 7,00 per destinatario per ciascuna giornata) è decisa direttamente dalla scuola sulla base della propria specifica organizzazione.

  1. Nel caso in cui il servizio mensa sia reso direttamente dalla scuola, la relativa UCS mensa effettivamente fruita e documentata sul sistema può concorrere alla copertura dei relativi costi sostenuti dalla scuola per garantire il servizio.
  2. La quota dell’UCS può essere rimborsata anche come “buono pasto”, tenendo traccia del suo effettivo utilizzo. La scuola dovrà attestare l’effettiva fruizione del singolo buono pasto, se previsto, per ogni studente e per ogni specifico percorso pomeridiano ai fini della richiesta di rimborso dell’UCS mensa sul sistema informativo del PNRR.

Procedure per l’individuazione dei soggetti partner privati
che partecipano al progetto a titolo oneroso

Nel caso si opti per la esternalizzazione e affidamento di servizi (appalto di servizi), la procedura di individuazione degli operatori economici è regolata dal codice dei contratti pubblici. Ad essa si applicano, pertanto, le norme vigenti in materia di affidamento di servizi (affidamento diretto, procedura negoziata, etc.), in base all’importo oggetto di appalto.

Nel caso, invece, di coinvolgimento di enti del terzo settore, la collaborazione al progetto può avvenire anche attraverso forme di co-progettazione e convenzione, attuate nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento. Tali forme di collaborazione richiedono, in ogni caso, alle istituzioni scolastiche, una procedura di individuazione degli enti del terzo settore, nel rispetto dei principi di pubblicità, imparzialità e trasparenza di cui alla legge n. 241/1990, tramite avviso pubblico, manifestazioni di interesse, etc., ovvero previa definizione degli obiettivi generali e specifici dell'intervento, della durata e delle caratteristiche essenziali dello stesso nonché dei criteri e delle modalità per l'individuazione degli enti partner.

Nel caso di utilizzo di altre modalità di individuazione dei soggetti partner a titolo oneroso devono essere comunque garantite il rispetto dei principi di imparzialità, proporzionalità, trasparenza, pubblicità, tramite avvisi pubblici, in coerenza con quanto previsto dal codice dei contratti pubblici.