PNRR: esiti dell’incontro su “Scuola 4.0” e sulle equipe formative territoriali
Slittano al 30 settembre 2023 i termini per la stipula dei contratti/obbligazioni giuridicamente vincolanti per tutti gli interventi
Si è svolto il 16 giugno 2023 l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’Unità di Missione PNRR del Ministero dell’Istruzione sull’Investimento “Scuola 4.0” e sull’Avviso Equipe formative territoriali 2023-2025.
Riguardo al primo punto l’UdM ha:
- Confermato (così come avevamo annunciato) lo slittamento al 30 settembre del termine per l’individuazione dei fornitori (aggiudicazione/affidamento delle forniture) mantenendo al 31 luglio 2023 il termine per l’acquisizione dei relativi CIG da parte delle scuole;
- Informato che nei prossimi giorni sarà pubblicato un kit di supporto per le scuole sugli acquisti;
- Informato che ad oggi 7314 scuole hanno inserito a bilancio le risorse del Piano Scuola 4.0.
Riguardo al secondo punto ha comunicato l’avvio di una nuova procedura per l’individuazione dei componenti per il biennio 2023/24 – 2024/25 delle équipe formative territoriali, già costituite ai sensi dell'articolo 1, comma 725, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e in scadenza al 31 agosto 2023.
Come è noto la costituzione delle équipe territoriali formative è finalizzata a
- garantire la diffusione di azioni legate al Piano per la scuola digitale
- promuovere azioni di formazione del personale docente
- promuovere azioni di potenziamento delle competenze degli studenti sulle metodologie didattiche innovative.
In base a quanto stabilito dal decreto legge 13/23 è previsto
- il comando di 20 docenti presso gli Uffici scolastici regionali (18 docenti) e presso l’Amministrazione centrale (2 docenti) con un ruolo di coordinamento delle attività delle équipe a supporto delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale
- l’esonero dall'esercizio delle attività didattiche di 100 docenti per promuovere misure e progetti di innovazione didattica e digitale nelle scuole e per garantire la diffusione di azioni legate al Piano per la scuola digitale.
Il coordinamento funzionale delle equipe è affidato all’UdM per il PNRR
I tempi della nuova procedura sono i seguenti
- pubblicazione dell’avviso entro la prossima settimana
- domande da presentare entro i 20 giorni successivi
- i docenti devono essere individuati prima dell’attivazione delle procedure di avvio dell’anno scolastico.
Riguardo al primo punto abbiamo segnalato come la gestione delle proroghe non può seguire quella del PON/POC Scuola. Infatti “Il PNRR, a differenza di altri programmi europei di spesa, si configura come un piano di performance e non come programma di spesa, impegnando l’Italia a raggiungere milestone e target (M&T) associati a riforme e investimenti, da realizzare entro i termini concordati. Di conseguenza, tutte le misure del Piano sono accompagnate da un calendario di attuazione e da un elenco di risultati da conseguire, quale condizione necessaria per l'erogazione del contributo finanziario o del prestito. In particolare, a ciascuna riforma e ad ogni investimento è associata una descrizione delle finalità della misura e degli indicatori che ne riflettono gli obiettivi e che costituiscono il parametro per la loro valutazione.” (Terza relazione sullo stato di attuazione del PNRR)
Abbiamo segnalato la necessità di mettere a disposizione delle scuole una nuova serie di FAQ che raccolgano le risposte alle domande delle singole scuole che hanno un carattere generale.
Abbiamo altresì richiesto di avviare un tavolo tecnico che affronti anche le problematiche della gestione dell’investimento relativo al contrasto alla dispersione, che molte scuole stanno avviando, e uno specifico tavolo che coinvolga il Dipartimento per il sistema educativo e la Direzione Generale del personale sulle tematiche relative alla retribuzione del personale scolastico e sull’applicazione del CCNL, con particolare riferimento alle relazioni sindacali di istituto.
Riguardo al secondo punto abbiamo sottolineato come devono essere evitati gli errori relativi al contingente dei comandati PNRR previsti dall’art. 47 comma 1 del Decreto legge 36/22.
In particolare
- l’utilizzo non ottimale del personale le cui competenze culturali e professionali, rigorosamente certificate in fase di selezione, non vengono poi valorizzate nell’assegnazione dei compiti
- le disomogeneità delle condizioni di lavoro a seconda degli uffici di appartenenza. Nonostante lo status giuridico ed economico di tale rimanga quello dell'amministrazione di provenienza, pur rientrando a tutti gli effetti nell'organizzazione dell'ufficio di destinazione, non è chiara l’applicazione del CCNL Istruzione e Ricerca in termini di permessi, ferie, ecc.
- la scarsa chiarezza nell’accesso alla prestazione lavorativa in modalità agile.