Anci e scuole: diverse autonomie per valorizzare il servizio scolastico
Su richiesta dei Sindacati della Scuola CGIL CISL UIL e Snals, prontamente accolta dall’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), il giorno 4 settembre 2003 si è svolto nella sede nazionale della stessa Anci a Roma un incontro in cui per la parte sindacale erano presenti i Segretari Generali della CGIL Scuola e dello Snals e i rappresentanti della CISL, e per l’Anci gli Assessori all’istruzione di Torino, dott.ssa Paola Pozzi, e di Modena, dott.ssa Morena Manfredini
Su richiesta dei Sindacati della Scuola CGIL CISL UIL e Snals, prontamente accolta dall’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), il giorno 4 settembre 2003 si è svolto nella sede nazionale della stessa Anci a Roma un incontro in cui per la parte sindacale erano presenti i Segretari Generali della CGIL Scuola e dello Snals e i rappresentanti della CISL, e per l’Anci gli Assessori all’istruzione di Torino, dott.ssa Paola Pozzi, e di Modena, dott.ssa Morena Manfredini.
Tutti gli interlocutori hanno sottolineato l’importanza dell’incontro odierno per la significatività della rappresentanza dei Sindacati Scuola che insieme rappresentano il novanta per cento del personale scolastico (Dirigenti Scolastici, Docenti e Ata), per l’interesse reciproco che hanno le due autonomie, quella locale e quella scolastica, di trovare delle sedi in cui Scuole e Comuni, nelle loro specifiche sfere di competenza, possano dialogare al fine di migliorare la qualità del servizio.
Su questi temi in particolare il Segretario Generale della CGIL Scuola E. Panini ha sottolineato le seguenti questioni:
- la prima è quella di partire dalla consapevolezza che l’autonomia scolastica, di recente acquisizione nel panorama delle autonomie funzionali, rafforzata peraltro dalla sua “costituzionalizzazione” attraverso la legge 3 dell’ottobre 2001, è una risorsa che va valorizzata, al pari delle altre autonomie, in un momento in cui avanzano invece processi di ricentralizzazione che finiscono per penalizzare il servizio scolastico rivolto ai cittadini;
- la seconda questione riguarda la scuola dell’infanzia che fa registrare un incremento delle liste d’attesa poiché la controriforma Moratti, lungi dall’affrontare la materia in una logica di offerta di scuola che parte dai primi anni in realtà taglia fuori la scuola dell’infanzia come servizio sociale e di istruzione da estendere a tutto il territorio e a tutta la cittadinanza italiana (occorre invece uscire dalla logica 3-6 per entrare in quella 0-6);
- la terza è il necessario contrasto che occorre operare perché il taglio dei trasferimenti agli Enti Locali sta incidendo negativamente anche sull’offerta formativa e sulla sua qualità (trasporti, mense, tempo pieno e prolungato stanno subendo dei gravi colpi che fanno arretrare la quantità e la qualità del servizio pubblico);
- infine, e proprio per le questioni sopraelencate, occorre prendere in considerazione la necessità di mettere in collaborazione/cooperazione le scuole e gli Enti Locali tramite il sistema delle reti istituzionali e interistituzionali.
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I rappresentanti dell’Anci, nel riaffermare l’importanza dell’incontro per gli sviluppi di collaborazione futura che si potranno realizzare fra le Scuole ei Comuni, hanno condiviso le analisi e le proposte della CGIL Scuola e degli altri Sindacati presenti e hanno avanzato la proposta di costruire, nei tempi dovuti ma con celerità, una vera e propria “piattaforma per la scuola” con cui si dia un segnale di superamento di una relazione fra Scuole ed Enti Locali finora improntata a reciproca distanza o ad una concezione del rapporto di tipo “servente” da parte degli Enti Locali, che invece hanno e vogliono avere un ruolo di governo politico e programmatico nei territori anche del servizio scolastico come avviene per tutti gli altri servizi.
Vi sono, peraltro, alcune urgenze che spingono ad infittire gli incontri, quali l’edilizia scolastica che torna ad essere un problema laddove la popolazione in età scolare ricomincia a crescere e laddove si voglia generalizzare la scuola dell’infanzia, la sicurezza delle scuole, che, se dovesse essere affrontata solo sotto l’aspetto del rispetto della messa a norma entro il 2004, non troverebbe soluzione vera dal momento che non vi sono le risorse a disposizione (per cui la programmazione degli interventi va concordata e condivisa).
La strada della costruzione delle reti di scuola diventa così una strada per così dire obbligata anche al fine di monitorare le condizioni del servizio scolastico in vista degli interventi necessari e mirati.
Su proposta della CGIL Scuola e l’accordo degli altri Sindacati, la riunione si è conclusa con un comunicato stampa congiunto (apparso sul nostro sito il giorno 4 settembre 2003), con l’impegno di rivedersi il giorno 11 settembre per affrontare una questione emergente quale quella relativa alla corretta interpretazione delle norme circa le cosiddette “funzioni miste” e i compiti dei collaboratori scolastici, e con l’accordo di ritrovarsi attorno al tavolo di nuovo il 22 settembre per mettere a punto il documento per la scuola e per il servizio scolastico con cui si individueranno contenuti e modalità di confronto, per la valorizzazione delle due autonomie anche tramite la costruzione di un sistema di reti territoriali scolastiche e reti interistituzionali sul servizio scuola.
Roma, 9 settembre 2003