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Appello alla mobilitazione per la pace in Medio Oriente

CGIL, CISL e UIL chiamano i lavoratori italiani a esprimere un impegno ancora più forte, dopo le numerose mobilitazioni locali di questi giorni, a sostegno della pace in Medio Oriente, dove di ora in ora cresce la scia di sangue e di morte provocata dall’azione militare dell’esercito israeliano e da quella dei terroristi suicidi palestinesi, nel momento in cui la forte pressione internazionale sulle parti mira a riportarle al tavolo del negoziato

11/04/2002
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CGIL, CISL e UIL chiamano i lavoratori italiani a esprimere un impegno ancora più forte, dopo le numerose mobilitazioni locali di questi giorni, a sostegno della pace in Medio Oriente, dove di ora in ora cresce la scia di sangue e di morte provocata dall’azione militare dell’esercito israeliano e da quella dei terroristi suicidi palestinesi, nel momento in cui la forte pressione internazionale sulle parti mira a riportarle al tavolo del negoziato.

CGIL, CISL e UIL chiedono, innanzitutto, all’Europa, agli Stati Uniti e alla comunità internazionale di adottare iniziative coerenti e coordinate mirate a ottenere dagli israeliani la fine dell’illegale occupazione dei Territori palestinesi, ma anche dell’assedio e dei bombardamenti delle città, delle quotidiane umiliazioni del popolo palestinese, e dai palestinesi, la rinuncia agli atti di terrorismo e agli attentati suicidi che colpiscono indiscriminatamente il popolo israeliano.

Per questo è importante operare attivamente, a partire dal Governo italiano e da quelli europei, per conseguire una forza di interposizione tra le parti che consenta e garantisca la tregua e la sicurezza di entrambi i popoli, mentre si sviluppa il negoziato nel quadro di un forte impegno internazionale.

CGIL, CISL e UIL, e con loro tutti i lavoratori italiani, ribadiscono che la soluzione del conflitto sta nel riconoscere ad entrambi i popoli gli stessi diritti, la stessa dignità e la stessa sicurezza e a tal fine sono impegnate a favorire e a sviluppare il dialogo e il confronto con, e tra, i sindacati palestinese e israeliano. Da qui scaturisce il loro pieno sostegno all’obiettivo di due stati per due popoli, riconosciuto e sancito anche dalle più recenti risoluzioni dell’ONU.

CGIL, CISL e UIL dicono basta alla guerra ed al bellicismo, alla violenza ed al terrorismo, ad ogni razzismo ed all’antisemitismo.

Con questi obiettivi, CGIL, CISL e UIL , nell’ambito della mobilitazione generale per la pace che culminerà con la marcia straordinaria Perugia – Assisi del 12 maggio, promuovono una grande manifestazione nazionale a Perugia, aperta alle forze che in essi si riconoscono, per il giorno 20 p.v. alle ore 15,00.

Roma, 11 aprile 2002

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per il referendum abrogativo.

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