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Appello degli storici: Salò, una Legge contro la Storia

Pubblichiamo di seguito l’appello sottoscritto da numerosi storici italiani contro l’imminente approvazione di una legge sullo status di militari combattenti ai seguaci della Repubblica sociale italiana

28/02/2005
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Pubblichiamo di seguito l’appello sottoscritto da numerosi storici italiani contro l’imminente approvazione di una legge sullo status di militari combattenti ai seguaci della Repubblica sociale italiana.
Noi, donne e uomini che operiamo in luoghi importanti e fondamentali per la cultura del nostro Paese quali sono le scuole, le università, gli enti di ricerca, le accademie ed i conservatori, non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad un simile tentativo di riscrivere la storia del nostro Paese.
Per queste ragioni sottoscriviamo ed invitiamo a sottoscrivere l’appello.

Testo dell’appello.
“La maggioranza parlamentare di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi ha portato in parlamento e sta per approvare il disegno di legge n.224, presentato dai parlamentari di Alleanza Nazionale, che in soli due articoli rovescia il senso della Resistenza e della contrapposizione tra i giovani che scelsero di lottare contro i tedeschi occupanti, il terrore nazista e i fascisti della «repubblica sociale» e quelli che all'opposto decisero di arruolarsi nelle file dell'esercito di Salò e combatterono per venti mesi contro i partigiani e gli alleati angloamericani.
Il disegno di legge stabilisce che ai soldati e agli ufficiali che militarono nell'esercito della «repubblica sociale italiana» deve essere riconosciuto lo status di militari combattenti equiparato a «quanti combatterono nei diversi paesi in conflitto durante la seconda guerra mondiale».
Si mette così sullo stesso piano la scelta di chi ha lottato e versato il proprio sangue per costruire in Italia la democrazia parlamentare e la giustizia sociale, e quella di chi non solo non ha rinnegato gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista, ma ha ritenuto di poter condividere la visione hitleriana e razzista dell'Ordine nuovo nazista, simboleggiato dall'orrore di Auschwitz.
È il primo passo per ottenere che ai fascisti di Salò vengano concesse medaglie al valor militare e decorazioni per la battaglia sostenuta con i nazisti contro l'indipendenza nazionale dell'Italia, contro la democrazia e la libertà.
Invitiamo l'opposizione parlamentare e l'opinione pubblica democratica del nostro paese a reagire con tutti i mezzi per impedire che questo rovesciamento di valori sia sancito dal Parlamento e diventi legge dello Stato. Qui non si tratta, come é giusto, di rispettare i caduti di ogni colore, ma di difendere i valori della Resistenza e della lotta di Liberazione e i principi fondanti della Repubblica e della Costituzione contro una maggioranza che vuole sradicare le basi stessi della nostra convivenza civile e della nostra identità democratica.”

Hanno già aderito all'appello
Daniela Adorni, Aldo Agosti, Bruno Anatra, Massimo Baioni, Francesco Barbagallo, Ornella Bianchi, Bruno Bongiovanni, Camillo Brezzi, Franco Carboni, Sandro Carocci, Carlo Felice Casula, Enzo Cervelli, Enzo Collotti, Pietro Corrao, Claudio Della Valle, Giovanni De Luna, Giancarlo Jocteau, Maria Ferretti, Vincenzo Ferrone, Roberto Finzi, Massimo Firpo, Patrizia Gabrielli, Marco Galeazzi, Benedetta Garzarelli, Raffaele Licinio, Fiamma Lussana, Sergio Luzzatto, Luisa Mangoni, Aldo Mazzacane, Brunello Mantelli, Guido Melis, Giovanna Merola, Giovanni Miccoli, Giovanni Murgia, Claudio Natoli, Adolfo Pepe, Rossano Pisano, Giuliano Procacci, Leonardo Rapone, Giuseppe Ricuperati, Maurizio Ridolfi, Giuseppe Sergi, Simonetta Soldani, Gianfranco Tore, Francesco Tuccari, Rosario Villari, Giovanni Vitolo, Albertina Vittoria

Chi vuole aderire all'appello può scrivere a
Nicola Tranfaglia
Dipartimento di Storia, Università di Torino, via S. Ottavio 20
email nicola.tranfaglia@unito.it

Roma, 28 febbraio 2005