Conferenza della famiglia 24-26 maggio 2007: l’intervento della CGIL
La posizione della CGIL è stata rappresentata da Morena Piccinini, della Segretaria nazionale
Nel suo
intervento, Morena Piccinini
, segretaria nazionale della CGIL, ha riconosciuto come la Conferenza sia stata un appuntamento importante dal punto di vista politico, sociale e programmatico senza mancare di esprimere, però, la contrarietà della CGIL a proposito della negata partecipazione ad associazioni che rappresentano altre forme di "famiglia reale" che hanno diritto a rappresentarsi e ad essere rappresentate nella società di oggi.
Ha sottolineato che per sostenere e promuovere la famiglia occorre partire dalle soggettività in essa presente e dai loro diritti, esponendo la posizione della CGIL su questo versante a partire dalle donne, dai giovani, dagli anziani e dai bambini.
Ed è soprattutto ai bambini nella fascia da 0 a 6 anni che ha rivolto la sua attenzione, sostenendo che non è più accettabile definire i nidi servizi a domanda individuale, anziché veri servizi educativi. Ha evidenziato come con la situazione attuale l’obiettivo di Lisbona, che prevede il 33% di posti di asili nido entro il 2010, non è assolutamente raggiungibile. Anche la diversa distribuzione geografica del servizio –al nord il 30% e al sud solo il 2% - rende impossibile ragionare in termini seri di diritto dei bambini ad un servizio educativo di qualità e per tutti. Così è anche per le sezioni primavera della scuola dell’infanzia: occorrono più risorse di quelle previste nella Legge Finanziaria per poter aprire nuovi spazi fin dal prossimo settembre, dando così risposte positive alle richieste di tante famiglie.
Il rispetto dei diritti non si può affidare alle disponibilità economiche dello Stato e degli Enti Locali: investire in servizi educativi è parte fondamentale ed indispensabile di una seria politica di sostegno alla famiglia, degna di un paese civile e rispettoso dei diritti di tutti ad avere servizi pubblici efficienti e di qualità.
Roma, 28 maggio 2007