Da Perugia una lezione di pace. Si apre oggi il V congresso della FLC CGIL
Il V congresso si apre a Perugia e ha scelto come motto “Lezioni di pace”.
Si apre oggi 14 febbraio il V congresso nazionale della FLC CGIL, la federazione dei lavoratori e delle lavoratrici della conoscenza, che organizza tutti coloro che, a vario titolo, operano nella scuola, nell’università, negli enti di ricerca e nell’alta formazione artistica e musicale. Un settore che impiega oltre un milione di persone, un settore di importanza strategica per il presente e il futuro. Leggi il programma.
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Il V congresso si apre a Perugia e ha scelto come motto “Lezioni di pace”, un luogo e un titolo che non sono casuali, come ha spiegato il segretario generale Francesco Sinopoli nell’incontro con i partner sindacali europei che si è svolto ieri, 13 febbraio, presso la sede nazionale della Cgil in Corso d’Italia a Roma. L’incontro che si può vedere in video è stato animato, tra gli altri, da due temi fondamentali, la guerra in Ucraina, ovviamente, ma anche il ruolo degli educatori e degli scienziati nella costruzione di una cultura di pace. Tra gli ospiti stranieri erano presenti rappresentanti dell’Etuce, dell’IE, dei sindacati di Francia, Regno Unito, Romania, Ucraina, Spagna, Portogallo, Polonia. Hanno dato un contributo anche Lucia Capuzzi del quotidiano “Avvenire” e Martina Pignatti della ong “Un ponte per”. Grande sintonia dei partecipanti nella solidarietà all’Ucraina, paese aggredito che ha diritto a difendersi, ma anche la consapevolezza di quanto poco si faccia e si sia fatto per costruire dei percorsi che portino a un cessate il fuoco. Il rischio è che si crei una guerra permanente, che si unisce alle tante altre guerre nel mondo, una corsa senza fine agli armamenti, lo sviluppo e il rafforzamento di poteri economici forti legati proprio a un’economia di guerra.
Grave in tutta questa tragedia che manchi un progetto politico di pace da parte delle istituzioni europee.
Perugia, dunque, con lo sguardo ad Assisi, e Lezioni di pace per rimarcare la responsabilità, soprattutto dei docenti, ma non solo, a costruire un futuro ai giovani.
Nella giornata di oggi, 14 febbraio, sono attesi oltre 500 delegati in rappresentanza di oltre 200 mila iscritti e numerosi invitati. Tra gli ospiti in presenza e da remoto, i sindacati di categoria di Cisl e Uil, dello Snals e di Gilda, rappresentanti di sindacati di altri paesi europei e delle organizzazioni sindacali internazionali dell’educazione. E poi associazioni come Mce, Arci, Cidi, associazioni di studenti, organizzazioni politiche.
I lavori saranno aperti alle 14 da un omaggio a “Bella Ciao” con il concerto degli artisti Brunella Spaterna (canto ed arpa) e Luigi Vestuto (arpa liuto e canto). Anche questa, una scelta non casuale.
La giornata sarà molto intensa.
La relazione introduttiva di Francesco Sinopoli a cui seguirà la lectio magistralis del premio nobel Giorgio Parisi, L’intervento del segretario generale della Cgil, di Maurizio Landini, del presidente nazionale di Proteo Fare Sapere Dario Missaglia.
Nei locali del Centro congressi dove si svolge l’assise sindacale si snoda una mostra nella quale sono riprodotti, tra documenti e foto, diversi articoli del quotidiano “Il Manifesto” degli anni tra il 1969 e il 1974, anni cruciali di lotte sindacali e studentesche, anni in nacque la Cgil Scuola. La mostra è stata resa possibile, come illustriamo in un altro articolo, da una donazione della famiglia Landi di diverse annate dei quotidiani “Il Manifesto”, “Paese Sera” e “Lotta continua”.