FARE IL PROPRIO DOVERE E’ UN ATTO DI RESPONSABILITA’!
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la lettera di un lavoratore della scuola che esprime solidarietà al Segretario generale della CGIL, dopo l’incredibile atto di inciviltà subito nel corso dell’incontro di ieri, a Varese, con gli industriali.
Caro Epifani,
vorrei esprimerti la solidarietà, per quello che conta, di un lavoratore della scuola, per il linciaggio subito a Varese da parte degli industriali.
Quello che più mi ha fatto arrabbiare è che ti abbiano contestato quando hai ricordato che i lavoratori italiani hanno sempre fatto il loro dovere per rimettere in piedi il paese.
Devi scusarli loro non sanno, non conoscono la storia del sindacalismo, non possono conoscerla perché hanno abbandonato la scuola per fare subito i soldi. Per mettere su la fabbrichetta non era necessario studiare. Io lo so perché a Varese ci ho insegnato, li ho sentiti con le mie orecchie rivendicare con orgoglio la supremazia del denaro sulla cultura e per sottolineare questo concetto etico, fare regali costosi al maestro, povero in canna, dei loro figli.
Del resto da gente così non ti puoi certo aspettare che abbia imparato l’educazione.
E se per caso gli è capitato, non di leggere Camilleri, ma di vedere in tv il commissario Montalbano, non hanno certo capito il senso profondo dell’espressione che usa Fazio quando Montalbano lo ringrazia per l’impegno che ha messo nel lavoro: ”Dovere, commissario”.
Arturo Ghinelli
Roma, 6 giugno 2006