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FLC Cgil, CISL Scuola e UIL SCUOLA proclamano lo stato di agitazione del personale della scuola

Pubblichiamo la richiesta di esperimento della procedura di conciliazione inviata al Miur e al Dipartimento della Funzione Pubblica a seguito della proclamamzione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola proclamato unitariamente

28/09/2004
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Pubblichiamo la richiesta di esperimento della procedura di conciliazione inviata al Miur e al Dipartimento della Funzione Pubblica a seguito della proclamamzione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola proclamato unitariamente.

Roma 28 settembre 2004

Al Gabinetto del Ministro dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca
Ufficio Relazioni Sindacali

Al Capo di Gabinetto del
Dipartimento della Funzione Pubblica
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ufficio Relazioni Sindacali

Roma, 27 settembre 2004

Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione ditutto il personale della scuola e richiesta di esperimento della procedura di conciliazione.

Le Organizzazioni sindacali FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, ai sensi dell’articolo 2, della Legge n. 146 del 12 giugno 1990 come modificata dalla Legge n. 83/2000, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola.

Lo stato di agitazione è motivato dalla rivendicazione:

  • dell’apertura immediata delle trattative contrattuali;

  • dell’incremento retributivo per il biennio 2004 -2005 pari all’8% per il personale docente ed ata per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni;

  • dell’emanazione degli atti e della definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001;

  • del blocco di qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali e di conseguente riduzione delle retribuzioni;

  • dell’impegno ad interrompere una politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse di organico a fronte, fra l’altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni;

  • dell’avvio di una vera politica di investimenti pluriennali a sostegno della scuola pubblica;

  • della definizione delle immissioni in ruolo di docenti ed ata su tutti i posti vacanti e disponibili, così come previsto dalla Legge 143/2004;

  • della salvaguardia degli attuali organici e dell’offerta formativa, ribadendo il giudizio pesantemente negativo sulla Legge 53/03 e sui suoi effetti;

  • del rifiuto della proposta di tutor definita dall’Atto di indirizzo che gerarchizza la funzione docente, rompe la collegialità, indebolisce il rapporto con studenti e famiglie;

  • della salvaguardia delle prerogative dell’autonomia scolastica ed il rispetto del contratto di lavoro;

  • del più fermo rifiuto della regionalizzazione del sistema di istruzione;

  • della netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola;

  • della ferma opposizione ad ogni intervento dell’Amministrazione, a partire dalla nota riservata con la quale si minacciano sanzioni disciplinari a docenti e Dirigenti scolastici, teso a limitare l’autonomia scolastica definita dalla Costituzione.

Si richiede, pertanto, l’esperimento della procedura conciliativa prevista dalla citata

Legge, convocando l’apposito Organismo di conciliazione costituito con D.M. n. 127 del 20 aprile 2000.

Si rimane in attesa di riscontro.

FLC CGIL
Enrico Panini

CISL SCUOLA
Francesco Scrima

UIL SCUOLA
Massimo Di Menna

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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