Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Il messaggio del Capo dello Stato
Il messaggio del Presidente della Repubblica in occasione della ricorrenza della "Convenzione sui diritti del fanciullo" firmata dall'assemblea dell'ONU nel 1989.
Nel suo messaggio il Presidente della Repubblica ha ribadito il diritto dei minori alla piena tutela dell'intero percorso di crescita, fisica, psicologica e morale...
Ed è proprio perché tali affermazioni, sentite e non certo retoriche, rispecchiano completamente i principi sanciti nella nostra Costituzione che si rimane sconcertati di fronte al titolo
“Crescere insieme: l’accoglienza e l’integrazione dei minori stranieri in Italia”
dato all'iniziativa organizzata dal governo per questa ricorrenza mondiale. Si resta sconcertati perché i
provvedimenti contro i minori stranieri
che vivono nel nostro Paese, approvati dall'attuale governo in questi mesi, sono la negazione di una vera cultura dell'integrazione.
Ma non è solo contro i minori stranieri che si colpisce l'infanzia e l'adolescenza perché gli effetti devastanti dei provvedimenti di destrutturazione del sistema pubblico di istruzione ricadono sul presente e sul futuro di tutti i bambini e gli adolescenti del nostro Paese, ma ancor di più su quelli che vivono situazioni di grave disagio sociale ed economico, i primi a subire le conseguenze di una assurda ed irresponsabile politica di divisione sociale.
Roma, 21 novembre 2008
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Il messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano
"La Giornata Mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ripropone all'attenzione dell'intera collettività il valore universale delle solenni statuizioni della Carta delle Nazioni Unite sulla intangibilità dei minori e del loro diritto ad una piena tutela nell'intero percorso di crescita fisica, psicologica e morale.
È un principio di civiltà che va perseguito con determinazione grazie anche all'apporto dei più moderni indirizzi pedagogici e modelli di assetto sociale attenti alle particolari sensibilità ed esigenze dei bambini e degli adolescenti.
Ancora oggi, purtroppo, sono presenti in vaste aree del pianeta situazioni di grave sfruttamento dell'infanzia, specialmente dove persistono diffuse ed antiche condizioni di sottosviluppo e di povertà e conflitti endemici tra le diverse etnie. Forte deve essere, pertanto, l'impegno delle organizzazioni internazionali nell'impedire ogni forma di sfruttamento, che giunge fino all'impiego di adolescenti come soldati, e nel rimuovere gli ostacoli che impediscono condizioni di vita rispettose dei bisogni, dei diritti e delle aspirazioni dei minori.
Né possiamo ignorare che c'è molto da fare anche nel nostro Paese: una maggiore e più generale consapevolezza delle numerose insidie presenti anche nelle società più evolute è indispensabile per contrastarle con la massima determinazione e offrire alle nuove generazioni la possibilità di crescere in condizioni di sicurezza e di serenità.
In questo senso, anche una più incisiva azione di prevenzione e di controllo può aiutare a costruire una società coerente con i principi sanciti per la tutela dei minori dalla nostra Costituzione e dal diritto internazionale".