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I valori al centro del Messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: democrazia, pace, moralità, laicità,cultura, lavoro, giovani e formazione.

Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

16/05/2006
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Ci ha particolarmente colpito il messaggio che nel suo discorso di insediamento, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al paese, di cui vogliamo sottolineare alcuni passaggi significativi, che chiamano in causa, fra gli altri, proprio quei valori che sono alla base del nostro agire sindacale, il lavoro, i diritti, la pace, la coesione sociale e pongono i giovani, la ricerca, l’istruzione, la formazione e l’università al centro della strategia di sviluppo del nostro Paese.

Un messaggio ispirato ai grandi valori della nostra carta Costituzionale, nata dalla Resistenza, che parte da alcune considerazioni sul presente della nostra vita politica: “ è venuto il tempo della maturità per la democrazia dell'alternanza anche in Italia….”,allapolitica il compito di esprimere “ moralità e cultura, arricchendosi di nuove motivazioni ideali. Tra esse, quella del costruire basi comuni di memoria e identità condivisa,.

Il valore della memoria

…… Memoria condivisa, come premessa di una comune identità nazionale, che abbia il suo fondamento nei valori della Costituzione. Il richiamo a quei valori trae forza dalla loro vitalità, che resiste, intatta, ad ogni controversia. Parlo - ed è giusto farlo anche nel celebrare il sessantesimo anniversario dell'elezione dell'Assemblea Costituente - di quei "principi fondamentali" che scolpirono nei primi articoli della Carta Costituzionale il volto della Repubblica. Principi, valori, indirizzi che scritti ieri sono aperti a raccogliere oggi nuove realtà e nuove istanze.

Il lavoro

Così, il valore del lavoro, come base della Repubblica democratica, chiama più che mai al riconoscimento concreto del diritto al lavoro, ancora lontano dal realizzarsi per tutti, e alla tutela del lavoro "in tutte le sue forme e applicazioni", e dunque anche nelle forme ora esposte alla precarietà e alla mancanza di garanzie.”

I diritti

I diritti inviolabili dell'uomo e il principio di uguaglianza, "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione", si integrano e completano nella Carta europea, aperta ai nuovi diritti civili e sociali. Essi non possono non riconoscersi a uomini e donne che entrano a far parte, da immigrati, della nostra comunità nazionale contribuendo alla sua prosperità.

La laicità

Essenziale appare tuttora il laico disegno dei rapporti tra Stato e Chiesa, concepiti come, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. La libertà e il pluralismo delle confessioni religiose sono state via via sancite, e ancora dovranno esserlo, attraverso intese promosse dallo Stato.

La ricerca

Presentano poi una pregnanza ed urgenza senza precedenti, tanto lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, quanto la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione.

La pace

”.. i valori, tra loro inscindibili, del ripudio della guerra e della corresponsabilità internazionale per assicurare la pace e la giustizia nel mondo, si confrontano con nuove, complesse e dure prove.”

L’Europa

La crisi che da un anno ha investito l'Unione europea non può in alcun modo oscurare il cammino compiuto e far liquidare il grande progetto della costruzione comunitaria come riflesso di una fase storica, quella del continente diviso in due blocchi contrapposti, conclusasi nel 1989. In effetti non solo si è portata a compimento la più grande impresa di pace del secolo scorso nel cuore dell'Europa, non solo si è realizzato uno straordinario e duraturo avanzamento economico e sociale, civile e culturale nei paesi che si sono via via associati al progetto, ma si sono poste le radici di un irreversibile moto di avvicinamento e integrazione tra i popoli, le realtà produttive, i sistemi monetari, le culture, le società, i cittadini, i giovani delle nazioni europee…….. Di certo non esiste dinanzi a queste sfide alcuna alternativa al rilancio della costruzione europea…..La strada maestra per l'Italia resta dunque quella dell'impegno europeistico, come il Presidente Ciampi ha in questi anni appassionatamente indicato.”

Le crisi internazionali ed il rientro dei militari dall’Iraq

Si impongono egualmente iniziative volte alla soluzione della ancora aperta e sanguinosa crisi in Irak, alla stabilizzazione del processo democratico in Afghanistan, alla ricerca di uno sbocco positivo per lo stato di preoccupante tensione con l'Iran.
Più specificamente, compete al governo e al Parlamento definire le soluzioni per il rientro dei militari italiani dall'Irak.”

Il mezzogiorno

“….il Mezzogiorno, le cui regioni diventano un asse obbligato del rilancio complessivo dello sviluppo nazionale anche per la loro valenza strategica nella nuova grande prospettiva dei flussi di investimenti e di scambi tra l'area euromediterranea e l'Asia. Né occorre che io aggiunga altro a questo proposito, signori parlamentari e delegati regionali, per la profondità delle radici e delle esperienze politiche e di vita che mi legano al Mezzogiorno : non occorrono altre parole per affidarvi un auspicio così intimamente sentito.”

La coesione sociale ed il sindacato

”Sono più in generale le mie complessive esperienze politiche e di vita che mi inducono ad associare con forza il problema del rilancio della nostra economia a quello della giustizia sociale, della lotta contro le accresciute disuguaglianze e le nuove emarginazioni e povertà, dell'impegno più conseguente per elevare l'occupazione e il livello di attività della popolazione, il problema non eludibile del miglioramento delle condizioni dei lavoratori e dei pensionati e di una rinnovata garanzia della dignità e della sicurezza del lavoro.
C'è bisogno di più giustizia e coesione sociale. E se un ruolo decisivo spetta in questo senso ai sindacati, posti peraltro di fronte a un mercato del lavoro in profondo cambiamento che richiede forti aperture all'innovazione, è interesse e responsabilità anche delle forze imprenditoriali comprendere e assecondare politiche di coesione e di solidarietà.

Le donne

E ancora, abbiamo da contare - mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Iotti - sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica : pregiudizi e chiusure, con l'enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili.”

I giovani , l’istruzione ed il futuro

Contiamo infine sulle risorse che possono essere attribuite ai giovani, uomini e donne in formazione, da un sistema di istruzione che fino al più alto livello offra a tutti uguali opportunità di sviluppo della persona, e premi il merito e la dedizione allo studio e al lavoro.
Da tutto ciò le ragioni di una non retorica fiducia nel futuro del nostro paese.

La legalità e la questione morale

Certo, i problemi della legalità e della moralità collettiva si presentano ancora aperti in modi inquietanti e anche in ambiti che avremmo sperato ne restassero immuni. Mentre sono purtroppo rimaste critiche le condizioni dell'amministrazione della giustizia, soprattutto sotto il profilo della durata del processo.
E troppe tensioni circondano ancora i rapporti tra politica e giustizia, turbando lo svolgimento di una così alta funzione costituzionale e ferendo la dignità di coloro che sono chiamati ad assolverla. Anche in questo delicatissimo campo, sono esigenze di serenità e di equilibrio, negli stessi necessari processi di riforma, quelle che si avvertono e chiedono di essere soddisfatte.
Seri e complessi sono dunque gli impegni cui debbono far fronte la politica e le istituzioni.

La scuola e l’Università

Un segno di particolare attenzione va al mondo della scuola e dell'Università e a quanti sono chiamati a tenerne alta la funzione educativa. Al mondo dell'informazione va indirizzato un convinto impegno a garantirne la libertà e il pluralismo come condizione imprescindibile di democrazia.

Roma 16 maggio 2006