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Il valore delle donne nell’Italia della conoscenza

L’augurio per il nuovo 8 marzo va alle donne, affinché raccolgano la storia del Paese, delle conquiste democratiche e del progresso sociale, e continuino a farla vivere nel progetto di futuro che è nelle mani delle ragazze e dei ragazzi.

07/03/2019
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C’è tanta bella Italia nella “conoscenza”, e ci sono tante donne che la sostengono, la promuovono e la valorizzano per dare un senso diverso al futuro di questo Paese, in controtendenza ad una politica distratta e ingorda di risultati immediati.

Il mondo femminile regge la scuola, buona parte dell’università e della ricerca, la cultura artistica in generale ma paga lo scotto di non vedersi riconosciuta l’utilità dell’impegno, perché l’idea dominante del nuovo corso è solo la concretizzazione di visioni strategiche legate all’economia di mercato.

Se esiste ancora un serbatoio di energia solidale a costo-zero, lì ci sono prevalentemente le donne; se la comunicazione violenta e semplificata risulta vincente, le donne sanno rispondere con la forza della moderazione e degli argomenti. Dove si alimenta il circuito della paura, per distrarre consensi facili, c’è sempre una reazione femminile che non accetta di tornare indietro e rinunciare alle libertà acquisite.

Questa coscienza cresce radicata nei bambini e nelle bambine, nei giovani che frequentano le scuole e che pensano ad un mondo aperto, sostenibile, integrato e sano, in cui rigettare chi alimenta fantasmi e accogliere chi porta nuova vita e nuove esperienze. Il mondo femminile che lavora nell’istruzione è capace di trasmettere una testimonianza diversa, con l’esempio e con la ragione, su quanto sia più civile la battaglia per il rispetto dei diritti di ognuno, invece della sopraffazione di chi deve venire prima.

L’augurio per il nuovo 8 marzo va alle donne, affinché raccolgano la storia del Paese, delle conquiste democratiche e del progresso sociale, e continuino a farla vivere nel progetto di futuro che è nelle mani delle ragazze e dei ragazzi.

Le donne procedono, consapevoli del valore delle loro idee anche se lontane dal potere; e non andranno a camminare sulle orme di chi traccia un percorso all’indietro, verso un passato del quale non sentire alcuna nostalgia.