La FLC sostiene il Ministro Kyenge: i bambini nati in Italia da genitori migranti sono cittadini italiani
È una battaglia coerente con i principi e i valori della nostra Costituzione.
In Italia vige lo ius sanguinis: la cittadinanza viene trasmessa ai figli dai genitori, cioè nasce italiano chi è figlio di almeno un cittadino italiano. Quando si entra nelle scuole, nelle aule delle università si percepisce subito quanto sia limitata questa visione e quanto sarebbe invece necessario applicare lo ius soli, per cui la cittadinanza si basa sul luogo di nascita. La scuola italiana è multiculturale, le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi figli di genitori migranti vivono quotidianamente lo ius soli nelle loro classi, ma fuori da lì si scontrano con una realtà escludente che delegittima l’essenza della loro cittadinanza.
La FLC CGIL sostiene la battaglia del Ministro Kyenge e del Presidente della Camera Laura Boldrini per lo ius soli: è una battaglia coerente con i principi e i valori della nostra Costituzione, perché si realizzi una società veramente inclusiva, luogo di confronto paritario delle diverse culture.