Organici - Una miope lettura dei dati
Risposta On. Aprea ad interprellanza parlamentare
A seguito di una interpellanza parlamentare presentata in commissione Cultura della Camera l’On. Aprea ha consegnato un “appunto”, rintracciabile sugli stenografici, in cui sembra che in tutte le regioni la situazione dei posti di docenti ed ATA sia a “ regola d’arte” e che i Direttori Regionali siano assolutamente in grado di garantire tutto per far funzionare le scuole del nostro Paese.
Non è vero!
Le diverse vertenze regionali, anche dopo l’ulteriore ripartizione di 650 posti aggiuntivi, sottolineano la sofferenza di organico determinata da tagli ininterrotti. Ed i dati riportati sono quelli che i Direttori Generali hanno comunicato alle organizzazioni sindacali. Per esempio in Lombardia sono stati concessi 140 posti in più, nell’ambito dei 650, mentre gli alunni in più sono 6470. Rispetto all’organico attualmente funzionante (organico di fatto 2004-2005) i posti in meno sono ben 258..
Così in Emilia Romagna dove i posti concessi sono 70 in più e gli alunni 8.159! Nella scuola primaria si registra un incremento degli alunni rispetto all’organico di diritto pari a 596, le classi in più sono solo 19. I tagli maggiori, tuttavia, si hanno nella scuola secondaria di secondo grado, ove con 2.875 studenti in più le classi in aumento sono 128, mentre nell’organico vi sono 120 posti in meno.
In Toscana, invece, solo nella scuola dell’Infanzia si è verificato un aumento di 1550 alunni al quale è corrisposto un incremento di soli 71 docenti. Nella scuola elementare e nella scuola superiore di 2° grado gli alunni sono aumentati rispettivamente di 2124 e di 2320 unità mentre gli insegnanti in più sono rispettivamente 47 e 84. In sintesi, rispetto all’anno passato, alla Toscana sono stati assegnati 130 docenti in più mentre gli alunni sono aumentati di 5374. Ed ancora: in Veneto sono stati concessi solo 70 posti in più mentre la Direzione Regionale riteneva indispensabili almeno altri 316 posti rispetto alla assegnazione del Miur. Con l’ ulteriore assegnazione si determina, per il prossimo anno scolastico, che l’aumento delle iscrizioni viene affrontato con 1 docente ogni 62 alunni! E in questa regione sono oltre 40.000 gli alunni stranieri.
In Sicilia sono 80 i posti aggiuntivi e 7443 gli alunni non previsti dal Ministero per il prossimo anno scolastico. Sono stati invece tagliati 416 posti che rappresentano quasi il 50% dei tagli effettuati su tutto il territorio nazionale mentre l’aumento degli alunni richiederebbe ulteriori 500 posti.
E potremmo continuare con i dati del Piemonte, della Campania…sottolineiamo solo che ovunque nel nostro Paese sono inseriti ragazzi disabili, la loro presenza dovrebbe comportare una riduzione di alunni per classe, ma ormai norma legislativa che lo prevede non viene rispettata per carenza d’organico.
Per non parlare dei parametri di legge per la sicurezza! Chi li rispetta?
La realtà socio economica di alcuni territori e la presenza di aree particolarmente a rischio, analogamente all’aumento di alunni stranieri, necessiterebbero poi di una attenzione particolare, svincolata da valutazioni puramente ragionieristiche, che il Governo sistematicamente ignora.
L’on. Aprea sostiene inoltre che il MIUR ha correttamente attuato la normativa del 1998 sul sostegno (un posto ogni 138 alunni) dimenticando però di considerare che dal 1998 ad oggi il rapporto tra la popolazione scolastica e disabili è cambiato ed un Governo serio avrebbe dovuto quantomeno riconsiderare quel parametro.
Infatti nell‘anno 2000/2001 erano 28.281 i docenti a tempo determinato e 37.334 quelli a tempo indeterminato:65.615 in totale. Nel successivo 2001/2002 i docenti tempo determinato diventarono 19.023 e a tempo indeterminato 43.356 e si arrivò a 62.379.
Quindi solo nel primo anno del ministro Moratti sono stati ridotti 3.236 insegnanti di sostegno a fronte di un aumento di circa 10.000 alunni disabili.
Nei due anni successivi la situazione si è aggravata arrivando dai 48.696 posti in organico di diritto ai 78.622 in fatto mentre gli alunni sono diventati 156.638!
Dati che sottolineano l’inadeguatezza della dotazione dei posti di sostegno prevista in organico di diritto in relazione dell’aumento significativo di bambini.
Negli ultimi 2 anni (rispetto ai 2 precedenti) l’organico di diritto non ha subito variazioni sostanziali mentre i posti realmente attivati, in organico di fatto, aumentano rispetto al passato.
Il 40% circa dei posti di sostegno è attivato solo in organico di fatto e quindi rappresenta una risorsa di posti inevitabilmente instabili, che non garantiscono nessuna continuità nell’intervento a supporto dell’handicap, le previsioni di assoluta sottostima sul numero degli alunni disabili in organico di diritto completano il quadro disastroso disegnato da questo Governo.
Sul personale Ata poi va ricordato che solo per il profilo di collaboratore scolastico, nell’anno 2005/06 sono stati tagliati altri 3200 posti che si aggiungono ai 6.400 dei due anni precedenti.
Il taglio “complessivo” ha operato in tutte le regioni, comprese quelle con incremento di alunni, ma non in modo omogeneo. Infatti, c’è uno stretto legame tra taglio e variazione del numero degli alunni, ma non c’è una relazione direttamente proporzionale. Infatti il MIUR, nelle sue tabelle per il prossimo anno, ha utilizzato un dato strutturale per acquisire stabilmente la riduzione dei due anni precedenti, ed alcuni indicatori territoriali e geografici per ridurre gli ulteriori 3.200 posti.
Questo ha determinato che, a parità di andamento degli alunni, non sempre si realizzi una riduzione proporzionale ed omogenea dei posti.
Inoltre l’on. Aprea afferma che “per l’attuazione del piano programmatico previsto dalla medesima legge n. 53, sia la finanziaria 2004 che la finanziaria 2005 hanno stanziato apposito finanziamenti e precisamente 90 milioni di euro per il 2004 e 110 per il 2005.” Vero, peccato che sia indimenticabile per noi l’impegno assunto dal Presidente Berlusconi e dal Ministro Moratti sui famosi 8.000 miliardi di euro in tre anni. Ad oggi siamo appena al 2,5% di quanto dichiarato.
Che poi a questo si aggiunga candidamente che la “cresta” di oltre il 20% alle risorse destinate dalla Legge 440 per l’attuazione dell’autonomia è stata effettuata “per attività di comunicazione del processo di riforma per le quali era prevista un’apposita assegnazione di fondi” ( quando e dove non risulta !) è davvero straordinario: è “normale” che risorse destinate alle scuole finiscano in pubblicità?
Serve infine sottolineare che i dati citati in questo e negli altri pezzi che abbiamo pubblicato sono quelli che MIUR e Direttori Regionali forniscono in sede di informazione, sono cioè gli stessi in possesso dell’on Aprea? No!
Come più volte abbiamo visto, occorre leggere gli “omissis“ per capire bene il discorso.