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Riconversione degli insegnanti in esubero. Incontro al Ministero

Il ministero ha convocato le organizzazioni sindacali per un confronto sull’attuazione del decreto legge 212/02

16/10/2002
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Il ministero ha convocato le organizzazioni sindacali per un confronto sull’attuazione del decreto legge 212/02.

Ricordiamo che il decreto prevede la partecipazione obbligatoria a corsi di riconversione dei docenti individuati come soprannumerari e appartenenti a classi di concorso che presentino esuberi.

Prevede, inoltre, la collocazione in disponibilità dei soprannumerari che si rifiutino di partecipare ai corsi o vi partecipino con esito negativo o non accettino il nuovo insegnamento per cui sono stati riconvertiti.

L’art.33 del Dlgs 165/01 prevede per il personale in esubero, non ricollocato diversamente all’interno dell’amministrazione scolastica o in altre amministrazioni, la collocazione in disponibilità per due anni, nel corso dei quali lo stipendio è corrisposto all’80%.

L’amministrazione ha presentato, come primo atto del percorso di riconversione, un bozza di decreto per l’individuazione delle categorie di personale appartenente a classi di concorso in esubero rispetto ai ruoli provinciali.

Con provvedimenti successivi saranno definiti tempi e modalità per l’attivazione dei corsi di riconversione professionale, anche in relazione al permanere della reale situazione di esubero, alla fattibilità e alla proficuità dell’intervento.

La CGIL Scuola ha espresso le seguenti valutazioni:

· le dichiarazioni del ministro circa il carattere di moralizzazione del provvedimento sono insultanti nei confronti della categoria e fuori luogo rispetto alla realtà, che vede tutti questi insegnanti in soprannumero in organico di diritto, regolarmente utilizzati in organico di fatto per la copertura di posti disponibili, che altrimenti andrebbero a supplenti, o per attività deliberate nell’ambito del piano dell’offerta formativa della scuola;

· in un quadro di continui e progressivi tagli agli organici, la presenza di soprannumerari rappresenta l’unico spazio, sia pur limitato e casuale, di flessibilità negli interventi didattici, condizione necessaria per l’autonomia scolastica, la cui attuazione è, infatti, connessa all’istituzione degli organici funzionali;

· le realizzazione di una efficace riconversione del personale presuppone una capacità dell’amministrazione di programmazione pluriennale delle necessità e la definizione di nuove classi di concorso;

· per una reale utilità degli interventi occorre, come più volte richiesto dal sindacato, definire l’anagrafe professionale dei docenti appartenenti a classi di concorso con esubero, in modo da conoscere le abilitazioni e i titoli di studio posseduti dagli insegnanti anche non individuati soggettivamente come soprannumerari, al fine di favorire una mobilità volontaria e incentivata.

Tutte le organizzazioni sindacali hanno richiesto ulteriori momenti di confronto, comunque precedenti agli interventi successivi, e una verifica delle effettive forme di utilizzazione degli insegnanti soprannumerari in organico di fatto, in modo da descrivere un quadro realistico della condizione di esubero.

Roma, 16 ottobre 2002

Nonno, cos'è il sindacato?

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