Sciopero del 18 ottobre e dintorni: alcune considerazioni
La Cgil ha chiesto, nella giornata di ieri, alla Commissione di Garanzia di rivedere la valutazione in base alla quale non ci sarebbe la "... rarefazione oggettiva..." fra lo sciopero proclamato da Gilda (14 ottobre) e lo sciopero generale proclamato dalla Cgil anche per il comparto scuola (18 ottobre)
a) La Cgil ha chiesto, nella giornata di ieri, alla Commissione di Garanzia di rivedere la valutazione in base alla quale non ci sarebbe la "... rarefazione oggettiva..." fra lo sciopero proclamato da Gilda (14 ottobre) e lo sciopero generale proclamato dalla Cgil anche per il comparto scuola (18 ottobre).
b) La comunicazione della Commissione implica nei fatti (di questo si sta discutendo) l'impossibilità di organizzare scioperi generali, perché, se tale è la procedura, ci potrebbe sempre essere una organizzazione che (a livello nazionale o locale) proclama uno sciopero di categoria, rendendo impossibile uno sciopero generale.
c) La nostra richiesta alla Commissione la sosteniamo sulla base delle norme e della situazione in essere per tutti i numerosi casi precedenti.
d) Per questo pensiamo che sciopero di Gilda e sciopero Cgil possano convivere del tutto legittimamente.
e) Noi consideriamo fondamentale lo sciopero del 18 ottobre perché i problemi della scuola sono i problemi di tutto il paese e l'opposizione alle politiche di privatizzazione nel campo dell’istruzione e della formazione è uno dei punti centrali della giornata, come lo è stato il 23 marzo.
Inoltre, non può sfuggire che una pessima Finanziaria è un frutto (avvelenato) coerente con una pessima legge di (contro)riforma.
Non si è mai visto, infatti, un investimento, laddove si vuole ridurre il peso di un servizio.
f) Non ci sfugge, tuttavia, il tentativo di mettere ostacoli ad uno sciopero generale proclamato dalla Cgil in difesa dei diritti e per il quale i segnali di adesione nella scuola sono già altissimi: lo ricaviamo dalla foga di alcuni commenti, anche di qualche Organizzazione sindacale.
g) Eppure la protesta contro le politiche economiche e scolastiche del governo oggi accomuna praticamente tutte le Organizzazioni sindacali. Lo scorso anno avevamo scioperato da soli, il 12 novembre, contro i pesanti tagli della Finanziaria per il 2002. Sulla scorta di questo comune sentire avevamo proposto di individuare una data comune per lo sciopero e, con l’occasione, di convocare una grande manifestazione unitaria. La Cgil Scuola era disponibile a raddoppiare le iniziative di lotta, ferma restando la scadenza del 18 ottobre, anche perché riteniamo naturale che se l’impegno sui contratti è unitario, altrettanto possano esserlo i luoghi nei quali si decidono le iniziative di lotta.
Roma, 27 settembre 2002