Segreteria Cgil: il punto sulla situazione politica
La Segreteria nazionale della Cgil manifesta forte contrarietà nei confronti degli orientamenti del Governo e della stessa Confindustria in vista della legge Finanziaria: manomissione del sistema previdenziale, riduzione e smantellamento dello stato sociale con forti penalizzazioni sulla scuola e sulla sanità pubblica, taglio dei trasferimenti agli enti locali, politica fiscale di sostegno senza finalizzazione alle imprese (Irpeg, concordato preventivo, ecc.) che ridurrà ulteriormente le entrate e dunque le risorse da finalizzare a importanti investimenti per lo sviluppo
Comunicato Segreteria nazionale CGIL
La Segreteria nazionale della Cgil manifesta forte contrarietà nei confronti degli orientamenti del Governo e della stessa Confindustria in vista della legge Finanziaria: manomissione del sistema previdenziale, riduzione e smantellamento dello stato sociale con forti penalizzazioni sulla scuola e sulla sanità pubblica, taglio dei trasferimenti agli enti locali, politica fiscale di sostegno senza finalizzazione alle imprese (Irpeg, concordato preventivo, ecc.) che ridurrà ulteriormente le entrate e dunque le risorse da finalizzare a importanti investimenti per lo sviluppo.
La Segreteria nazionale della Cgil manifesta espressa contrarietà a qualsiasi modifica del sistema previdenziale sia essa collocata in Finanziaria o nella delega previdenziale: su questa già così com’è abbiamo già espresso la nostra posizione negativa e la nostra intenzione alla mobilitazione.
L’aumento dell’inflazione e lo scarto tra inflazione e retribuzione penalizza le condizioni materiali del lavoro dipendente e delle pensioni riducendone il potere di acquisto e creando un blocco nei consumi. La Segreteria nazionale della Cgil aderisce perciò alla giornata di mobilitazione del 16 settembre indetta dall’Intesa consumatori.
La Segreteria nazionale della Cgil ribadisce l’importanza delle due ore di sciopero con assemblee contro la Legge 30 ed i suoi decreti che destrutturato il mercato del lavoro, cancellano diritti e tutele e precarizzano il lavoro compromettendo uno sviluppo qualitativamente forte del sistema paese.
La segreteria nazionale della Cgil ha chiesto una settimana fa un incontro a CISL e Uil per costruire una valutazione comune sulla fase e decidere le iniziative conseguenti. Fino ad oggi non abbiamo ricevuto nessuna risposta, mentre è sempre più in movimento il quadro delle scelte di Governo di attacco ai diritti di lavoro e di cittadinanza. Nel ribadire la nostra disponibilità al confronto con le altre Organizzazioni sindacali avvertiamo però sempre più forte l’esigenza di avviare un percorso di iniziative di pressione e mobilitazione contro le scelte che questo Governo sta portando avanti.
Roma, 10 settembre 2003