Stato di agitazione del personale della scuola: il volantino con gli obiettivi della mobiltazione
Le Organizzazioni sindacali confederali della scuola Cgil, Cisl e Uil giudicano la situazione dei docenti, dirigenti scolastici e personale ata contrassegnata da elementi di particolare gravità sul piano contrattuale, sul piano delle scelte economiche che il Governo si appresta ad assumere e delle condizioni di lavoro
FLC CGIL |
CISL SCUOLA |
UIL SCUOLA |
Le Organizzazioni sindacali confederali della scuola Cgil, Cisl e Uil giudicano la situazione dei docenti, dirigenti scolastici e personale ata contrassegnata da elementi di particolare gravità sul piano contrattuale, sul piano delle scelte economiche che il Governo si appresta ad assumere e delle condizioni di lavoro.
Per queste ragioni decidono di avviare una mobilitazione ampia ed articolata come prima risposta a questa situazione e a sostegno delle seguenti rivendicazioni ed obiettivi.
Contratto
si rivendica:
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l’apertura immediata delle trattative contrattuali;
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un incremento retributivo per il biennio 2004 – 2005 pari all’8% per il personale docente ed ata per salvaguardare il potere d’acquisto delle retribuzioni, l riconoscimento professionale del personale docente e ata.
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l’emanazione degli atti e la definizione degli stanziamenti necessari per il contratto dei Dirigenti scolastici scaduto il 31 dicembre 2001;
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il blocco di qualsiasi tentativo di manomissione degli automatismi stipendiali e di conseguente riduzione delle retribuzioni.
Con la mobilitazione si rivendica altresì:
Finanziaria per il 2005:
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l’impegno ad interrompere una politica contrassegnata da tagli di risorse economiche e di risorse d’organico docente ed ata a fronte, fra l’altro, di un incremento delle esigenze delle scuole e di un aumento delle iscrizioni;
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l’avvio di una vera politica di investimenti pluriennali a sostegno della scuola pubblica;
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la definizione delle immissioni in ruolo di docenti ed ata su tutti i posti vacanti e disponibili, così come previsto dalla Legge 143 del 2004, e l’attivazione dei corsi di abilitazione previsti dalla Legge;
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la garanzia del diritto all’istruzione per tutti gli alunni diversamente abili, con l’attivazione dei posti di sostegno necessari.
Legge 53:
nel ribadire il giudizionegativo sulla Legge 53 e sui suoi effetti, si rivendica:
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la salvaguardia degli attuali organici e dell’offerta formativa;
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il rifiuto della proposta di tutor definita dall’Atto di Indirizzo che gerarchizza la funzione docente, rompe la collegialità, indebolisce il rapporto con studenti e famiglie;
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la salvaguardia delle prerogative dell’autonomia scolastica ed il rispetto del contratto di lavoro;
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la garanzia del carattere nazionale del sistema di istruzione del secondo ciclo contro ogni deriva regionalista.
I Sindacati confederali della scuola ribadiscono:
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il loro più fermo rifiuto della regionalizzazione del sistema d’istruzione previsto con la devolution recentemente approvata dalla Camera dei Deputati;
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la netta contrarietà a qualsiasi intervento legislativo finalizzato alla definizione dello stato giuridico del personale della scuola che assegnerebbe un indebito potere discrezionale del governo con conseguente riduzione delle prerogative e dei diritti di rappresentanza e di tutela del personale, che minerebbe la libertà di insegnamento garantita dalla Costituzione quale fondamento di una scuola libera, pluralista e democratica, violando la Costituzione con la previsione della chiamata diretta degli insegnanti da parte delle scuole;
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la loro opposizione ad ogni intervento dell’Amministrazione, a partire dalla nota riservata con la quale si minacciano sanzioni disciplinari a docenti e dirigenti scolastici, teso a limitare l’autonomia scolastica definita dalla Costituzione, la responsabilità collegiale dei docenti nella definizione dell’offerta formativa e che ha alimentato un forte clima di tensione.
Iniziative di mobilitazione
7 ottobre– 19 ottobre |
Assemblee in orario di lavoro in tutte le scuole sugli obiettivi della mobilitazione e dello sciopero |
20 ottobre – 28 ottobre |
Scioperi articolati per regione, alla prima ora di lezione o di servizio, per docenti, educatori, dirigenti e personale ATA (il personale in servizio nel turno pomeridiano sciopera all’ultima ora). Volantinaggi, presidi, manifestazioni secondo una programmazione curata dalle strutture territoriali |
15 ottobre |
Campania, nell’ambito dell’iniziativa già decisa unitariamente per la specifica vertenza |
20 ottobre |
Basilicata – Friuli |
21 ottobre |
Toscana - Puglia - Marche |
22 ottobre |
Emila – Umbria – Abruzzo - Lazio |
23 ottobre |
Sicilia – Piemonte - Molise |
25 ottobre |
Lombardia – Calabria |
26 ottobre |
Veneto – Sardegna |
27 ottobre |
Liguria |
28 ottobre |
Trento – Bolzano - Valle D’Aosta |
Venerdì 29 ottobre |
Giornata nazionale di mobilitazione di tutto il personale nelle scuole e nel territorio:
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Prima decade di novembre |
Sciopero generale per l’intera giornata del personale docente, educativo, dirigente scolastico e ATA con manifestazione nazionale a Roma |