"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti", diamo voce ai diritti umani
60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il 10 dicembre 2008 presidio a Roma davanti alla sede centrale della Rai.
Questa mattina una delegazione della FLC, insieme alla CGIL e alle altre associazioni che hanno promosso l'appuntamento, ha partecipato al presidio che si è tenuto davanti alla sede centrale della Rai di viale Mazzini. A Roma e in altre 200 città gli italiani hanno chiesto maggiore impegno per i diritti umani.
La CGIL è parte attiva delle tante iniziative che, a livello nazionale e locale, saranno promosse in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il 10 dicembre del 1948, infatti, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò questo importante documento, base fondamentale delle conquiste civili ottenute negli ultimi 60 anni.
La Carta, però, non solo è poco conosciuta ma è anche spesso ignorata e trascurata. L'iniziativa di oggi " Diamo voce ai diritti umani" non è una semplice celebrazione. È stata indetta per difendere i diritti umani, per difendere la libertà e il diritto all’informazione, per promuovere la cultura della pace, dei diritti umani e della nonviolenza, per dare voce a chi non ha mai voce.
Perchè la Rai? " Il bisogno di una televisione e di una informazione libera e plurale, attenta ai bisogni vitali delle persone e dei popoli, dal cibo all'acqua, alla scuola, alla salute, ad un lavoro dignitoso, alla libertà, alla giustizia e alla pace, è per noi fuori discussione. Centinaia di milioni di persone, in Italia e nel mondo, sono senza voce e hanno bisogno di attenzione per liberarli dall'oppressione e per suggerirgli la via di uscita per una condizione migliore. Ecco perché serve un forte investimento per promuovere una nuova scala di valori condivisi, a partire dalla non violenza e dal rispetto degli altri, alla democrazia, alla legalità, alla solidarietà e alla giustizia sociale. Ecco perché la Rai rappresenta oggi, come la scuola e la sanità, un bene indispensabile per la nostra democrazia, che noi vogliamo cambiare difendere e rafforzare".
Simbolico il gesto che ha aperto la serie di interventi: una fascia nera portata sugli occhi per provare a capire che cosa voglia dire essere senza diritti.
Sotto un cielo minaccioso di pioggia, tra i partecipanti anche alcuni alunni e docenti delle scuole elementari statali E. Pistelli e G. Manetti di Roma, che hanno presentato una personale interpretazione della Carta dei diritti dell'umanità. La giornata è poi proseguita con la lettura dei trenta articoli da parte di diverse personalità del mondo della cultura, giornalisti, lavoratori e pensionati ai quali hanno fatto seguito diversi interventi, tra cui quello di Fulvio Fammoni, segretario confederale della CGIL.
Roma, 10 dicembre 2008