Pensioni: cambiare radicalmente la riforma Fornero e dare soluzione a “quota 96”
Il Comitato direttivo della FLC CGIL approva un ordine del giorno.
Il 20 giugno 2016 si è riunito a Roma il Comitato direttivo nazionale della FLC CGIL che ha approvato un ordine del giorno alla luce dell’incontro tenuto dalle confederazioni con i rappresentanti del Governo sul sistema pensionistico. Il massimo organismo del nostro sindacato ha espresso una “forte preoccupazione riguardo le proposte del Governo relative a una revisione della riforma Fornero, proposte che mettono in discussione la positiva apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali”. “La piattaforma di CGIL, CISL e UIL presentata nei luoghi di lavoro e tra i pensionati – si legge nell’ordine del giorno – non trova per il momento a quel tavolo alcuna risposta, a partire dalla richiesta per i dipendenti di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro, senza il ricatto delle penalizzazioni”.
Il sindacato dei lavoratori della conoscenza considera la riforma Fornero “iniqua perché penalizza giovani, lavoratori e pensionati” e non approva “il tentativo del Governo di affidare alle banche e alle assicurazioni pezzi di stato sociale”. Per il Comitato direttivo della FLC CGIL la riforma Fornero “deve essere cambiata radicalmente assicurando una pensione dignitosa a giovani, precari e pensionati e lasciando alle persone, in un contesto di criteri equi e senza penalizzazioni, la libertà di decidere il momento del pensionamento, anche per favorire il ricambio generazionale”. A tutti i lavoratori pubblici e privati vanno date adeguate soluzioni, “con un’attenzione nel comparto della conoscenza, al tema della quota 96 per i lavoratori della scuola e dell’AFAM che nonostante svariate assicurazioni non hanno trovato risposte a un diritto maturato nel 2012”.